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Legge sui rifiuti in Regione, Montalti (Pd): "Chiudiamo il cerchio"

Licenziato dalla Commissione il testo del progetto di legge. La relatrice: ‘Il rifiuto diventa risorsa. Una sfida che impegna l’intera comunità regionale’

'Con questa legge metteremo in campo tutti gli strumenti e i meccanismi virtuosi per trasformare il  rifiuto da problema a risorsa, incentivando l'economia circolare. Chiudiamo il cerchio!'. Il consigliere regionale Lia Montalti, relatrice del progetto di legge ’Disposizioni a sostegno dell'economia circolare, della riduzione della produzione dei rifiuti urbani, del riuso dei beni a fine vita, della raccolta differenziata’, licenziato nella serata di giovedì dalla Commissione Territorio e Ambiente, rivendica con soddisfazione il traguardo. Il progetto di legge potrà così approdare all'Aula entro la fine di settembre.

'Abbiamo rispettato i tempi pur avendo avuto un confronto serrato con tutti i soggetti interessati. Un confronto che, voglio dirlo subito, continuerà anche nei prossimi giorni e a legge approvata. Verrà infatti istituito un forum permanente per l’economia circolare quale piattaforma per un dialogo continuo tra istituzioni locali, rappresentanti della società civile, imprese, associazioni ambientaliste e una Commissione tecnica indipendente che dovrà supportare Atersir nella stesura dei documenti attuativi e vigilare sull’implementazione della legge. Finalmente  – sottolinea Montalti – siamo in grado di mettere in campo degli strumenti che possano premiare i comuni e i cittadini virtuosi, con sgravi in tariffa, e sostenendo i progetti per migliorare la raccolta differenziata. Inoltre l norma regola le modalità per realizzare la tariffa puntuale. Un principio di equità per cui si paga per quanto rifiuto indifferenziato effettivamente  viene prodotto. Il progetto di legge punta alla transizione da un modello economico lineare basato sullo sfruttamento delle risorse naturali, senza alcuna prospettiva legata al riuso o a ripristino delle stesse, ad una economia circolare, in cui non vi siano prodotti di scarto e in cui le materie vengono costantemente riutilizzate. Ecco perché chiudiamo il cerchio: economia circolare significa recuperare e riutilizzare le risorse a partire dai territori, a favore dell’occupazione, dello sviluppo economico e della sostenibilità locali".

Una legge con obiettivi sfidanti che prevede la riduzione della produzione pro capite dei rifiuti urbani di una quota fra il 20 e il 25% rispetto a quanto prodotto nel 2011, il raggiungimento del 73% di raccolta differenziata, il riciclaggio del 70% di carta, metalli, plastica, legno, vetro e organico, il superamento del sistema discarica, con l’obiettivo di arrivare a produrre meno di 150 chilogrammi annui per abitante. Molto importante il meccanismo premiante per gli enti locali. ‘Il principale criterio di efficienza sul quale valutare i vari sistemi di gestione sarà la riduzione dei rifiuti non inviati a riciclaggio – spiega la relatrice del testo legislativo - Saranno virtuosi i Comuni che invieranno meno rifiuti a smaltimento in discarica rispetto al dato medio regionale. Questo parametro sarà assunto per ripartire il fondo incentivante, ma si terrà conto degli “abitanti equivalenti”, che ricomprendono oltre ai residenti anche i cosiddetti city users".

"Si intende così rispondere a una esigenza ripetutamente avanzata dai Comuni, quella di avere dati tecnici ed economici precisi, per poter essere chiari e trasparenti con i cittadini.’ Coerentemente sono quindi rivisti in aumento gli importi dell’ecotassa per lo smaltimento in discarica. La revisione sarà graduale con un primo step al 2016 ed uno successivo al 2020. Parte del tributo andrà a costituire il fondo a sostegno dei Comuni. Un altro elemento fondamentale sarà il controllo: viene istituita la figura dell’ispettore ambientale con la possibilità di sanzionare anche da parte del gestore. ‘Tutto questo con l'obiettivo di fare della nostra Regione un territorio in cui la riduzione dello spreco, il recupero e il riuso della materia e dei materiali possa diventare un'opportunità di crescita e lavoro. Una rivoluzione sostenibile che costituisce una sfida per le amministrazioni e per l’intera comunità regionale’ conclude Montalti.

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