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Recovery fund, il Pd: "Ha vinto l’Unione Europea. Ora servirà anche l’impegno dell’Emilia Romagna"

E' quanto afferma il consigliere regionale Pd Lia Montalti in merito all'accordo raggiunto tra gli stati dell'Unione Europea sulle misure per contenere gli effetti della crisi economica innescata dal nuovo coronavirus

"Il post Covid-19 passa necessariamente dal Recovery fund Next Generation EU, che non è solo una misura di emergenza, ma è una nuova impostazione dell’Unione Europea per come la conosciamo". E' quanto afferma il consigliere regionale Pd Lia Montalti in merito all'accordo raggiunto tra gli stati dell'Unione Europea sulle misure per contenere gli effetti della crisi economica innescata dal nuovo coronavirus.  Dopo quattro giorni di trattative e accesi confronti è arrivato l’accordo europeo. All'Italia l'intesa porta una dote di 209 miliardi di euro (dei 750 complessivi), con 82 miliardi di sussidi e 127 di prestiti. 

"Ne usciamo con un risultato ottimo, ma grandi responsabilità sulla pianificazione dell’utilizzo di questi fondi. Importante anche il segnale dato sull’obbligatorietà dello stato di diritto, che blocca le derive autoritarie di Polonia e Ungheria”.

"Ora dal Governo andrà fatta una programmazione seria per l’utilizzo dei fondi che non potrà escludere un coinvolgimento forte della nostra Regione, prima in Italia sulla capacità di utilizzare i fondi europei - continua l'esponente dem -: il fatto che per la prima volta il bilancio dell’Unione sarà legato agli obiettivi climatici ci spinge a lavorare perché i fondi vadano anche ad alimentare la Svolta Verde dell’Emilia-Romagna per uno sviluppo pienamente sostenibile”.

"Bilancio comune dell’UE significa un primo passo verso l’unione fiscale - conclude -: questo è il momento per dare una spinta decisiva al federalismo europeo, per portare a coronamento il sogno dei padri fondatori dell’Unione".

Per il segretario del Pd Cesena, Maria Laura Moretti, si tratta di "un risultato storico per l’Unione europea. Ora abbiamo la possibilità, e soprattutto la responsabilità, di far ripartire il nostro Paese utilizzando al meglio questi fondi. Abbiamo la grande occasione di investire seriamente sul futuro, in infrastrutture sociali, scuola, sanità e buona occupazione. In questi giorni abbiamo assistito all’ennesimo scontro tra chi vive l’Europa con lo spirito dei Padri Fondatori e chi invece la vuole mantenere nella divisione, nel perseguimento dei propri interessi nazionali. Oggi ha vinto l’Unione Europea, ma nella consapevolezza che serve comunque avviare una riforma dei trattati che renda l’Europa sempre più forte e più democratica. È stato svolto un lavoro eccezionale che testimonia le enormi potenzialità del Progetto Europeo, unica garanzia per il nostro futuro, nella misura in cui sa operare in modo solidale e mutualistico, sconfiggendo le tentazioni nazionaliste e opportunistiche di alcuni Paesi. Ha vinto lo spirito di Ventotene e su quella strada l’Europa deve proseguire”.

Adesso l'impegno sarà quello di garantire che i fondi arrivino al più presto - afferma il capogruppo Pd Cesena Lorenzo Plumari - e che vengano spesi bene a partire dal sostegno agli enti locali: Comuni e Regioni che, in questi mesi, con un grande sforzo hanno retto l'urto della pandemia, ma che ora hanno bisogno di risorse certe per rispondere alle difficoltà di cittadini, imprese e associazioni che stanno cercando di rialzarsi e ripartire, e necessitano di un forte sostegno pubblico. Per questo è bene che parte delle risorse del Recovery Fund vengano destinate agli Enti locali, attraverso accordi con il governo nazionale e con la realizzazione di seri piani di investimento, perché è impensabile progettare un rilancio e una ricostruzione dell’economia che non veda protagonisti i territori".

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