Qualità dell'aria, la Lega in pressing: "Contro il caro-bollette si sospenda il divieto di usare caminetti e stufe"
“Ci sembra un provvedimento di buon senso, analogo a quello già assunto da amministrazioni locali romagnole come Rimini e Santarcangelo, che la Lega caldeggia da diverso tempo in Regione"
A mali estremi, estremi rimedi. La richiesta che rivolgiamo al sindaco Enzo Lattuca è molto semplice: sospendere temporaneamente i limiti imposti al riscaldamento domestico nei territori posti sotto i 300 metri di altitudine per consentire alla popolazione di utilizzare in sicurezza ogni forma di riscaldamento presente nelle abitazioni, per esempio caminetti e stufe, in modo da ottenere un immediato duplice risultato: scaldarsi e risparmiare sulla bolletta del gas”.
Così il consigliere comunale Fabio Biguzzi che, in una nota, illustra l’ordine del giorno che il gruppo Lega presenterà in Consiglio comunale giovedì prossimo, 13 ottobre.
“Ci sembra un provvedimento di buon senso, analogo a quello già assunto da amministrazioni locali romagnole come Rimini e Santarcangelo, che la Lega caldeggia da diverso tempo in Regione, prima attraverso la presentazione di una risoluzione e, più di recente, con un question time. Per quel che riguarda Cesena, il 28 settembre scorso Lattuca ha firmato un’ordinanza sull’adozione delle misure temporanee antismog dal primo ottobre 2022 al 30 aprile 2023 che, tra l’altro, vietano di utilizzare per il riscaldamento domestico camini aperti, caminetti e stufe a legna o pellet di classe fino a due stelle, secondo quanto dispone il Piano per la qualità dell’aria della Regione Emilia-Romagna. Oggi, tuttavia, la grave congiuntura che ha portato a un aumento esponenziale dei costi dell’energia e alla possibile penuria di gas metano per il riscaldamento domestico potrebbe determinare gravi ricadute sulla popolazione. Di qui, la richiesta di consentire il temporaneo utilizzo di tutte le fonti tradizionali di riscaldamento anche sotto i 300 metri”.
