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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Profughi, Morrone (Lega Nord): "Chiediamo al sindaco vera discontinuità"

Replica così il segretario nazionale della Romagna, Jacopo Morrone, al sindaco di Cesenatico, che, dopo il grave episodio di violenza perpetrato da uno straniero ospitato all'hotel Splendid ha postato un commento di condanna

“Ci fa piacere che anche il neosindaco di Cesenatico, Matteo Gozzoli, riconosca, per ora solo su FB, che è importante ‘allontanare dall’Italia chi non ha i requisiti per ottenere l’asilo’ e soprattutto gli stranieri che si macchiano di atti criminali o di violenza. E’ esattamente quello che chiede da anni la Lega Nord all’imbelle governo Renzi che, al contrario, continua ad imporre alle comunità locali presenze scomode di stranieri per lo più immigrati economici clandestini, che vivono a sbafo e che s’infuriano seminando paura e brutalità quando non ottengono quello che vogliono e di cui non hanno alcun diritto”.

Replica così il segretario nazionale della Romagna, Jacopo Morrone, al sindaco di Cesenatico, che, dopo il grave episodio di violenza perpetrato da uno straniero ospitato all’hotel Splendid ha postato un commento di condanna su Facebook. “Gozzoli tuttavia perde il pelo, ma non il vizio. E invita a non generalizzare, ma a costruire una ‘rete di accoglienza diffusa con progetti di integrazione e
lavoro volontario gratuito’ abbandonandosi al solito buonismo terzomondista che occulta i problemi e minimizza le ricadute negative di un’invasione programmata di cui l’Italia sta pagando il peggior impatto. Sappiamo tutti benissimo che la stragrande maggioranza degli stranieri richiedenti asilo e non, che arrivano in Italia, dovrebbero essere respinti perché non hanno alcun diritto a rimanervi”.

“Siamo tutti consapevoli del fatto che la maggioranza di quelli espulsi o allontanati rimane sul territorio nazionale ad ingrassare le fila della criminalità o del lavoro nero. Siamo certi, infine, che i costi pubblici di queste presenze sono insostenibili e gravano pesantemente sul welfare, sulla sanità e su mille altri rivoli di spesa che arricchiscono le tasche di cooperative e altri soggetti più o meno equivoci, riversando, tuttavia, sulla collettività le ricadute negative. Quindi, ci pensi bene Gozzoli prima di parlare di presenza diffusa di questi stranieri. Mediti bene sulla parola 'integrazione', che non si può spendere solo per fare propaganda buonista e che non si comprende come possa essere praticata se poi questi stranieri devono tornare in patria. E anche sul lavoro gratuito, Gozzoli valuti quanto promette, perché grandi sono i rischi di cadere nella sterile propaganda, esattamente come
sindaci di città confinanti,come Paolo Lucchi di Cesena. Dunque, è soprattutto il Pd, anche se non è solo, a non avere le carte in regola per dettare ricette sul fronte dell’immigrazione clandestina. A Gozzoli chiediamo di cambiare rotta e di dare segnali lungimiranti di discontinuità”.

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