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Parcheggio del Sacro cuore, Casali (Fdi): "Il Comune valuta di investire un milione di euro per 50 posti"

“Le non politiche sulla sosta costano caro al Comune di Cesena, ma mai quanto a cittadini e imprese che pagano sulla loro pelle il ritardo strutturale sui parcheggi"

“Le non politiche sulla sosta costano caro al Comune di Cesena, ma mai quanto a cittadini e imprese che pagano sulla loro pelle il ritardo strutturale sui parcheggi. Un ritardo che va colmato ridisegnando il piano della mobilità, uno dei nostri obiettivi”. Così Marco Casali, candidato sindaco del centrodestra, interviene sul tema della sosta dopo che l’Amministrazione comunale sta procedendo nella trattativa per ottenere l’affidamento ventennale dell’area di sosta del Sacro Cuore.

“Questa sarebbe una goccia, tra l’altro molto onerosa, in un mare di problemi – rimarca Casali – Dopo 15 anni di immobilismo sui parcheggi, il Comune da una parte toglie posti auto nelle zone adiacenti al centro e dall’altra prova ad acquisirne una cinquantina al Sacro Cuore. In pratica da una parte si valuta di investire oltre un milione di euro per avere un’area di sosta da 50 posti scarsi e dall’altra il Pums ne elimina altrettanti sulle principali direttrici verso il centro della città: il bilancio è presto fatto e ci suggerisce che l’intervento non è altro che uno specchietto per le allodole”.

Se Cesena avrà a disposizione il parcheggio del Sacro Cuore poco cambierà per il centro storico, ma anche lontano dalle mura cittadine le criticità non mancano. “Manca un parcheggio per tutti i pendolari dietro la stazione, ma anche nelle frazioni la situazione è anacronistica – aggiunge Casali - Penso a Ronta, dove c'è un centro commerciale senza posti auto. Altri esempi che ci mostrano un gap strutturale nelle politiche della sosta che hanno causa precise e consequenziali: la prima una serie di Prg che sono stati attuati incuranti degli standard urbanistici minimi, pensiamo alla zona Sant'Egidio e delle Vigne dove in pratica non ci sono nemmeno le strade per passare, a cui poi si è aggiunta la fobia green, che ha relegato il posto auto nei peccati capitali dovuti alla bramosia del borghese piccolo piccolo che vuole spostarsi a bordo di una vettura. Si pensi, ma non è uno scherzo, che il Pums prevederebbe addirittura incentivi a quei cesenati che decidono di spogliarsi della propria auto a ristoro della loro religiosità ambientalista. Follie. Eppure sono scritte nero su bianco nel piano vergato dalla sinistra. E ora vediamo l’Amministrazione affrettarsi per chiudere la partita del parcheggio del Sacro Cuore e prepararsi a sborsare una cifra non certo irrilevante, dopo essersi ostinata a non voler potenziare le aree esistenti, pensiamo al parcheggio dell’Osservanza, o a realizzarne dei nuovi – conclude Casali – Una cifra che probabilmente è destinata a crescere, visto che eventuali contenziosi andranno gestiti: l’esperienza dei parcheggi in struttura dovrebbe aver insegnato qualche cosa”.

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