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Lunedì, 29 Aprile 2024
Salario minimo

La battaglia del Pd per il salario minimo, Plumari: "Una misura che guarda alle generazioni future"

Così Plumari: "Introdurre il salario minimo per sostenere i giovani e combattere l'inverno demografico"

"Il Partito Democratico di Cesena riconosce il salario minimo come uno strumento cruciale per dare un messaggio di fiducia e supporto ai giovani. È un segnale che dimostra che crediamo nei giovani e non vogliamo più vederli come "working poor": sottopagati e sfruttati". Così il segretario territoriale dem Lorenzo Plumari, secondo il quale è "innegabile che la politica non può più permettersi di navigare a vista in un momento storico in cui i giovani stanno facendo rinunce significative, sentendosi disorientati e spesso lasciando il nostro Paese, come anche le cronache di questi giorni dimostrano. Questa situazione rischia di intrappolare l'Italia nell'inverno demografico che già stiamo vivendo. Il salario minimo, da questo punto di vista, pur non essendo la soluzione definitiva, rappresenta per noi un punto di partenza necessario. Dobbiamo iniziare da qui e affrontare al contempo, con la stessa determinazione, altre questioni correlate, come il fenomeno dei Neet (giovani che non studiano né lavorano) la cui percentuale è sempre più elevata, la piaga del lavoro nero e la mancanza di formazione alle nuove tecnologie".

"È urgente agire ora, poiché i giovani stanno perdendo fiducia in un contesto in cui vedono la politica disinteressarsi del loro futuro. Vengono retribuiti con salari insufficienti, affrontano carriere instabili e spesso non ricevono il riconoscimento che meritano - aggiunge -. A questo si sommano politiche abitative inadeguate e una mancanza di seri investimenti in ricerca e sviluppo. Tutto ciò costringe i giovani a vivere in una realtà sempre incerta e sottopagata, a meno che non abbiano la fortuna di nascere in una famiglia privilegiata. Negli ultimi 15 anni, infatti, il rischio di povertà è aumentato anche tra le coppie sotto i 35 anni. Tutto ciò si traduce in denatalità e, in questi casi, l'alternativa è sempre più di frequente l'emigrazione, il cui costo sociale colpirà la nostra società nei prossimi anni. La sfida è quindi grande e complessa e dobbiamo affrontarla guardando ai giovani e alle future generazioni".

"In conclusione, per noi il salario minimo è solo l'inizio, ma è senza dubbio un passo importante verso una società più giusta e più equa - conclude -. Al contrario, affermare, come fatto dalla Lega Cesena nei giorni scorsi, che si tratta di una misura puramente ideologica significa non voler vedere la realtà o, peggio ancora, vederla ma decidere deliberatamente di non stare dalla parte dei lavoratori e delle lavoratrici, tanto più in un momento storico con l’inflazione alle stelle e il potere d’acquisto delle famiglie in forte calo. Per firmare e sostenere la nostra battaglia politica per l’introduzione di un salario minimo a 9 euro l’ora visita il sito www.salariominimosubito.it". 

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