rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Verghereto

Guardia medica nella piccola frazione di montagna: "Servizio a singhiozzo e spostato in un'altra sede"

"In particolare nella sede di Alfero il 30 maggio si è dimesso uno dei medici che garantivano la copertura dei turni presso quella sede"

"La montagna è sempre meno coperta dal Servizio sanitario e l'Ausl Romagna non riesce a garantire con regolarità il Servizio di Continuità assistenziale, l'ex Guardia medica per capirci, ad Alfero. A confermarlo è la stessa Regione". Così Cesare Polidori, coordinatore di Fratelli d'Italia per la Valle del Savio, e Marco Bardeschi, coordinatore comunale di FdI a Verghereto, commentano la risposta dell'assessore regionale alla sanità Raffaele Donini all'interrogazione presentata dalla consigliera regionale di FdI Marta Evangelisti.

Nel documento la Regione riporta come "negli ultimi mesi, fra i medici che prestano servizio come Continuità Assistenziale su tutto il territorio di Cesena, vi sono state numerose dimissioni. In particolare nella sede di Alfero il 30 maggio si è dimesso uno dei medici che garantivano la copertura dei turni presso quella sede. Nonostante l'attivazione di medici reperibili e lo spostamento di medici da altre sedi di tutto il territorio di Cesena, in momenti di particolare criticità l'attività della sede di Alfero è stata assicurata dalla sede di San Piero in Bagno".

"Da quando oltre un mese fa avevamo denunciato l'improvvisa chiusura della guardia medica di Alfero, effettuata senza nessun preavviso alla popolazione, il servizio è stato a singhiozzo: interruzioni e soprattutto spostamenti sulla sede di San Piero - proseguono i due esponenti di FdI - Uno scenario che si sta ripetendo anche in questo periodo, proprio in concomitanza alla stagione turistica, dove il presidio sanitario di Alfero acquisisce ancor più rilevanza. I cittadini di Alfero sono disorientati e spazientiti, per chi abita in zone distanti da un ospedale e un pronto soccorso, avere la presenza di un medico sul territorio tutte le notti è un fattore rilevante, un servizio oltremodo fondamentale, nonché una garanzia per cittadini e turisti - concludono Polidori e Bardeschi - Evidentemente la Regione e l'Ausl Romagna non riescono a gestire il personale e finiscono per fare figli e figliastri. Ma la gente di montagna è stanca di sentirsi trattata come una popolazione di serie B: non lo meritiamo".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Guardia medica nella piccola frazione di montagna: "Servizio a singhiozzo e spostato in un'altra sede"

CesenaToday è in caricamento