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Fratelli d'Italia lancia un allarme sicurezza: "La classifica del Sole 24 ore un segnale da non ignorare"

 “Cesena non è mai stata così poco sicura negli ultimi anni. I dati emersi dalla mappa del crimine realizzata dal Sole 24 Ore sono particolarmente inquietanti e spingono a un importante cambio di passo"

 “Cesena non è mai stata così poco sicura negli ultimi anni. I dati emersi dalla mappa del crimine realizzata dal Sole 24 Ore sono particolarmente inquietanti e spingono a un importante cambio di passo da parte del sindaco Lattuca e di tutta la sua Amministrazione". È questa l’analisi di Luca Lucarelli, coordinatore del Comune di Cesena di Fratelli d’Italia, in seguito alla pubblicazione della mappa del crimine delle città italiane realizzato dal Sole 24 Ore. La provincia di Forlì-Cesena è infatti salita dal 40esima alla 32esima posizione, a dimostrazione del maggior numero di denunce effettuate rispetto al 2021. 

Nello specifico occupa la posizione numero 26 per i furti nelle abitazioni, la 34 per i furti negli esercizi commerciali, la 32 per le Rapine e la 21 per le violenze sessuali. La provincia di Forlì-Cesena è inoltre al 44esimo posto per lo spaccio delle sostanze stupefacenti e in 64esima posizione per gli omicidi volontari.
“Anche se questi dati riguardano tutto il territorio, è inevitabile che il traino maggiore delle denunce arrivi dalle grandi città, come appunto Cesena” spiega Lucarelli. “Da sempre combattiamo per rafforzare il nostro commissariato di polizia e quello dei carabinieri che quotidianamente stanno facendo un lavoro importante con le poche risorse a disposizione. È necessario però che anche l’Amministrazione Comunale intervenga in maniera più decisa, potenziando la video sorveglianza e coinvolgendo in maniera più accurata la polizia municipale”.

Alla base, in ogni modo, per il coordinatore di Fratelli d’Italia del Comune di Cesena ci deve essere l’accettazione di un grave problema “da parte del sindaco Lattuca e dell’assessore alla Sicurezza Ferrini, che ha motivato la crescita di questi numeri affermando derivino dalle denunce che nei nostri territori vengono fatte, mentre in altri no. I reati purtroppo ci sono e bisogna contrastarli in tutti i modi possibili. Spetta alle Istituzioni risolvere questo problema il più in fretta possibile . 

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