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Bartolomei (Centro Democratico): "Nel programma la sussidiarietà circolare"

Nel programma del centrosinistra, senza fermarsi rispetto a quanto sin qui realizzato dall’Amministrazione comunale, è quindi scolpito a chiare lettere il metodo della sussidiarietà circolare", afferma Maria Grazia Bartolomei

"Nel programma del centrosinistra, senza fermarsi rispetto a quanto sin qui realizzato dall’Amministrazione comunale, è quindi scolpito a chiare lettere il metodo della sussidiarietà circolare". Lo afferma Maria Grazia Bartolomei, coordinatrice provinciale di Centro Democratico, sostenendo che "il ragionamento è stato sviluppato a partire dalla necessità di ridefinire il sistema dei servizi sociali, senza ridurre le garanzie ed i diritti acquisiti dai cesenati".

"Per tutti i partecipanti al tavolo, a partire dal Sindaco Paolo Lucchi, l’equità è il fattore chiave per una comunità che cresce senza lasciare indietro nessuno e comune è la consapevolezza di come si sia allargata la fascia di popolazione socialmente vulnerabile per la crescita percentuale del numero degli anziani e delle famiglie fragili, non solo economicamente - aggiunge la coordinatrice provinciale di Centro Democratico -. Si è quindi considerato che la riprogrammazione del welfare deve essere posta in essere da una governance plurale, che veda protagonista il sistema dell’associazionismo, del volontariato e del privato sociale, da cui ci si attende un contributo nella ridefinizione di modelli e paradigmi organizzativi, visto il suo ruolo specifico ed insostituibile nel fronteggiare i ‘bisogni’".

"Di conseguenza si è stabilito che il  coinvolgimento deve avvenire sempre più sin dalla fase della coprogettazione degl’interventi e non solo in quella dell’erogazione dei servizi - continua Bartolomei -. Le stesse convenzioni fra il Comune ed il prolifico mondo del privato sociale dovranno sempre più avere carattere proattivo. Inoltre, valutando le relazioni sociali come bene comune e fattore di benessere della collettività, si è deciso di premiare i progetti che curano la relazione interpersonale, al di là dell’obiettivo specifico e di promuovere e sostenere le reti di più associazioni e gruppi informali di cittadini attivi, che si muovono in una logica di cooperazione, per risultare più efficaci ed efficienti. E ciò vale non solo per chi opera nel sociale, ma anche nei servizi culturali, nella cura del verde, nello sport e nei diversi sevizi alle persone"-

"Nel programma del centrosinistra, senza fermarsi rispetto a quanto sin qui realizzato dall’Amministrazione comunale, è quindi scolpito a chiare lettere il metodo della sussidiarietà circolare. Inoltre il dinamismo della società civile, più o meno organizzata, difficilmente potrebbe essere messo in discussione da un ente pubblico ideologicamente presunto come ‘prevaricatore’ se non altro perché 2/3 del fatturato del Terzo settore è imputabile alle commesse dei privati", conclude.

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