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Ausl unica, comincia il toto-nomine. Lucchi: "Ipotesi premature sui vertici dirigenziali"

Per il sindaco di Cesena "innanzi tutto, occorre ricordare che la legge di costituzione dell'Ausl della Romagna prevede che la proposta per il Direttore Generale sia formulata dalla Regione"

Dopo l’approvazione della legge regionale per l’istituzione dell’Ausl unica della Romagna è cominciato il toto-nomine. Per il sindaco di Cesena, Paolo Lucchi, "è abbastanza sorprendente che già all’indomani del voto in Regione abbia cominciato a circolare – in modo neanche troppo ufficioso – la terna di nomi per i tre principali ruoli dirigenziali della nuova Azienda. E’ anche comprensibile che, di fronte a queste voci, ci sia già chi chiede delucidazioni e chiarimenti, come fa il capogruppo dei Liberaldemocratici per Cesena Luigi Di Placido, che proprio oggi ha presentato un’interpellanza urgente in merito".

"Senza nulla togliere alle capacità e ai meriti dei tre professionisti tirati in ballo (l’attuale direttore generale di Ravenna Andrea Des Dorides indicato come futuro direttore generale, l’attuale direttore generale di Forlì Giulietta Capocasa come direttore amministrativo, l’attuale direttore generale di Rimini Marcello Tonini come direttore sanitario), credo sia opportuno bloccare sul nascere queste illazioni - evidenzia Lucchi -. E non tanto perché, di fatto, si tratta di un puro esercizio di fantasia – se qualcuno vuole dedicare il suo tempo a queste elucubrazioni è libero di farlo -  ma perché queste ipotesi non rispondono né a quanto prevede la Legge regionale, né a quanto concordato dal Tavolo di coordinamento politico-strategico composto dai Presidenti delle attuali Conferenze territoriali sociali e sanitarie, dai Sindaci di Forlì, Ravenna, Rimini e Cesena e dai Presidenti delle tre province romagnole".

Per il sindaco di Cesena "innanzi tutto, occorre ricordare che la legge di costituzione dell’Ausl della Romagna prevede che la proposta per il Direttore Generale sia formulata dalla Regione e che la nomina avvenga solo dopo il parere dell’Ufficio di Presidenza della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, che secondo quanto votato all'unanimità dai sindaci romagnoli lo scorso 18 novembre, dovrà esprimersi su questo punto secondo il principio di collegialità. Ciò significa, quindi, che sono necessari voti favorevoli pari all’85% della popolazione residente avente diritto, più l’assenso delle tre Province".

Per il primo cittadino "Inoltre, vale la pena di sottolineare che tocca al Direttore Generale nominato selezionare le figure dirigenziali che lo affiancheranno. E’ evidente, quindi, come in questa fase qualsiasi ipotesi su Direttore Sanitario e Amministrativo sia decisamente prematura. In ogni caso è bene che, già in questa fase, io confermi di appartenere alla ampia scuola di pensiero di coloro che ritengono inopportuno che uno degli attuali Direttori Generali delle Ausl romagnole divenga il Direttore Generale della nuova Azienda unica".

"Considerato, dunque, che queste linee di principio sono state note a tutti gli enti coinvolti, credo che nessuno avrà difficoltà ad attenervisi - conclude Lucchi -. Per quanto mi riguarda, infine, confermo anche in questa occasione, così come già affermato a più riprese, che il nuovo Direttore Generale dell’Ausl di Romagna dovrà essere nominato con procedure trasparenti e, naturalmente, criteri di merito, utili a dare le massime garanzie di professionalità e capacità ai cittadini cesenati e romagnoli".

LIBERALDEMOCRATICI - Sulla questione è intervenuto anche Luigi Di Placido, Capogruppo Liberaldemocratici per Cesena, secondo il quale "si rischia di far morire appena nato un grande progetto, che dovrebbe segnare il fondamentale punto di partenza per una visione dei nostri territori in chiave di area vasta, oggi sanitaria e domani includente altri importanti aspetti dell’area romagnola. D’altra parte, ci pareva che ci fosse stato l’accordo di tutti sulla necessità di individuare un Direttore Generale che brillasse per competenza e fosse fuori dai giochi che hanno animato la sanità romagnola fino ad oggi".

"Un Direttore Generale in grado di assumere scelte forti senza essere influenzato da precedenti esperienze, capace di dire dei no senza il rischio di soffrire della debolezza causata da cordoni ombelicali passati, forte di una autorevolezza che gli deriva esclusivamente dal suo curriculum - chiosa Di Placido -. Ci pare di scorgere, invece, il riproporsi di vecchi steccati, di orticelli da difendere, di divisioni con il bilancino che preservano equilibri: esattamente quello che non serve. Abbiamo forte timore che questo possa pregiudicare molto negativamente un percorso appena iniziato, perché mette in campo rivendicazioni, vecchie polemiche, campanili. Per questo motivo abbaino presentato una interpellanza urgente in Consiglio Comunale (che si allega alla presente) dove chiediamo all’Amministrazione Comunale di esprimersi su tali ventilate eventualità, consapevoli che sarebbe decisamente colpevole vanificare il lavoro e gli sforzi profusi in questi ultimi anni per arrivare al traguardo dell’Ausl unica romagnola".

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