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Castagnoli (Cambiamo): "Bonificare l'area estremamente degradata a San Carlo, e servono date certe"

Così Enrico Castagnoli, consigliere comunale della lista civica Cambiamo, commenta il “sopralluogo” di sindaco e assessori nel quartiere Valle Savio dove, nella frazione di San Carlo, si trova l’area Edilceramica

“Il tanto reclamizzato ‘tour nei quartieri’ della giunta Lattuca sarebbe, sulla carta, anche una preziosa occasione di confronto. Peccato che certe iniziative si trasformino puntualmente nelle solite passerelle elettorali in cui si dispensano promesse vaghe e si assumono impegni indefiniti”.  Così Enrico Castagnoli, consigliere comunale della lista civica Cambiamo, commenta il “sopralluogo” di sindaco e assessori nel quartiere Valle Savio dove, nella frazione di San Carlo, si trova l’area Edilceramica per la quale i residenti chiedono da tempo un progetto concreto di bonifica e messa in sicurezza: “In occasione della visita della Giunta - spiega Castagnoli - il presidente del quartiere Tommaso Pirini è tornato sulla questione Edilceramica, sottolineando che ‘nel prossimo futuro bisognerà concentrarsi sulla bonifica di quest’area oggi gravemente degradata’. Una dichiarazione preoccupante perché, dopo tanti anni, i cittadini speravano che il ripristino di quell’area fosse ormai imminente. Invece, ci troviamo di fronte ai soliti rinvii indefiniti e a progetti che rischiano di essere procrastinati ancora a lungo”. 

Eppure sulla questione, Castagnoli aveva più volte richiamato l’attenzione dell’amministrazione comunale: “Nel 2021 - ricorda - proposi una mozione al consiglio comunale, approvata poi all'unanimità, per accelerare quantomeno la bonifica dall'amianto. A novembre scorso ho ribadito l'urgenza sollecitando l'Amministrazione nella riunione pubblica del consiglio di quartiere e, a marzo di quest’anno, ho inviato una interrogazione all'amministrazione per conoscere gli sviluppi della questione: in risposta il Comune ha comunicato di aver emesso un procedimento amministrativo con richiesta di intervento, a seguito anche degli esposti dei residenti”. 

“Nonostante questo pressing - incalza il consigliere di Cambiamo - l’unico riferimento indicato dal Comune è un generico ‘prossimo futuro’ che, tradotto in politichese, significa ancora tanti anni di attesa. Su certe questioni, che non sono solo scenografiche ma riguardano la salute dei cittadini, servono tempi precisi e certezze istituzionali non questa stucchevole melina politica che serve solo a guadagnare tempo e a rinviare le soluzioni”. 

“Il degrado dell’area - insiste Castagnoli - è noto e manifesto e dunque, con il passare degli anni, è anche doveroso chiedersi se il problema si sia ulteriormente aggravato e se vi sia un pericolo reale per la salute dei residenti. E’ stata prodotta una nuova perizia per valutare la pericolosità del sito, visto che l'ultima nota risale al 2017? E che fine ha fatto l'ordinanza emessa dal comune per la bonifica? Ed il progetto di riqualificazione prospettato dopo l'assunzione del PUG? Sono risposte che nessuno sembra in grado di dare: né la proprietà dell'area né il Sindaco che, lo ricordiamo, rappresenta l'autorità sanitaria competente sul territorio”.

“A tutto ciò - conclude il consigliere di Cambiamo - si aggiunge anche il degrado, sempre più preoccupante, del piazzale, nel quale proliferano nuvole malsane di zanzare tra la vegetazione selvaggia, che in alcuni casi impediscono ai residenti attigui l'utilizzo delle aree esterne delle proprie abitazioni. Insomma, di fronte a certe situazioni, così gravi e ormai così datate, parlare di ‘prossimo futuro’ è davvero inaccettabile”.

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