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2 miliardi di euro per l'Emilia-Romagna, approvata la programmazione dei fondi europei 2021-2027

Lia Montalti (Consigliera regionale PD) “Dalla nuova programmazione opportunità e investimenti per il nostro territorio”

Con il voto in Assemblea Legislativa, la Regione Emilia-Romagna ha avviato ufficialmente il  nuovo ciclo di programmazione dei Fondi europei per il settennato 2021-2027. Si tratta di oltre 2 miliardi di euro, oltre il 60% in più delle risorse del precedente settennato, di fondamentale importanza per rilanciare la nostra Regione attraverso tre pilastri, la buona occupazione, la sostenibilità ambientale e l’innovazione tecnologica e digitale, e con unico obiettivo: ripartire senza lasciare indietro nessuno, mettendo quindi al centro la coesione sociale e territoriale.

“I due Programmi regionali approvati oggi sono decisivi per il futuro dei nostri territori, metteranno infatti a disposizione 2 miliardi di euro per investimenti e progetti: 1 miliardo di euro è collegato al Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) ed è volto a finanziare interventi nel campo della ricerca, dell’innovazione, della green economy, energia e sostenibilità ambientale e dello sviluppo locale; 1 miliardo di euro è, invece, collegato al Fondo sociale europeo (FSE+) e al co-finanziamento regionale, e sarà dedicato all’occupazione di qualità, dovrà sostenere infatti l'inserimento professionale dei disoccupati, a partire dai giovani e dalle donne, che sono le categorie sociali oggi più in difficoltà nel mercato del lavoro, finanziando percorsi di istruzione e formazione e interventi sulle fragilità e povertà. Adesso, dunque, la sfida è quella di tradurre in un’azione di rilancio diffusa e per tutti la visione di futuro che abbiamo delineato con il Patto per il Lavoro e per il Clima. Questi due programmi, insieme alle ingenti risorse in arrivo dal PNRR, rappresentano un’occasione fondamentale per l’Emilia-Romagna e per questo motivo la vogliamo cogliere a pieno, mettendoci in prima linea nella transizione ecologica e nella trasformazione digitale, così come nel contrasto alle diseguaglianze e agli squilibri territoriali. Questi fondi – sottolinea Montalti – hanno anche una caratteristica innovativa rispetto al passato, sono cioè maggiormente flessibili per potersi adattare al meglio ai cambiamenti rapidi che avvengono nella nostra società”.

“L’Emilia-Romagna è in cima alla classifica nazionale rispetto al pieno utilizzo dei fondi europei 2014-2020, per stato di avanzamento dei programmi e velocità di spesa, con oltre 2300 progetti avviati o già realizzati nella scorsa programmazione del FESR, e sono certa che sapremo spendere al meglio anche queste nuove risorse europee. Uno degli impegni centrali che ci siamo presi – prosegue Montalti –, anche durante il percorso di confronto con gli stakeholder, è quello di rendere più accessibili i finanziamenti, lavorando per esempio sul fronte amministrativo. Nel Patto per la semplificazione che la Regione ha messo in campo ci siamo dati l’obiettivo di alleggerire la burocrazia degli iter, puntando su una migliore gestione dei dati e degli strumenti digitali. Siamo infatti consapevoli che gli obiettivi contenuti nei due programmi FESR ed FSE+ saranno raggiunti solo se tutti i territori e le comunità verranno accompagnate e sostenute in questo percorso”.

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