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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

"Troppe attività chiudono in centro, serve un consiglio comunale straordinario sul piccolo commercio"

"La situazione critica del piccolo commercio con tante attività che hanno chiuso in centro storico e anche in altre parti della città deve occupare un posto priorità nell'agenda politica degli amministratori locali"

Un consiglio comunale straordinario sullo stato dell'arte sul piccolo commercio di prossimità in centro storico e nella città e su un piano di intervento eccezionale di rilancio che passi attraverso azioni concreti  per favore la fruibilità e l'accessibilità delle aree terziarizzate al dettaglio. La richiesta è di Augusto Patrignani, presidente Confcommercio cesenate.

"La situazione critica del piccolo commercio con tante attività che hanno chiuso in centro storico e anche in altre parti della città deve occupare un posto priorità nell'agenda politica degli amministratori locali ed è fondamentale rilanciare il dibattito cittadino. La sorte del piccolo commercio è un problema non solo dei commercianti ma della città ed materia per un confronto istituzionale eccezionale attraverso la convocazione di un consiglio comunale straordinario, come già è avvenuto in passato a Cesena su temi di grande rilevanza collettiva, in cui possano prendere la parola oltre ai gruppi consiliari, anche le organizzazioni di categoria, i sindacati, le forze sociali, i presidenti dei consigli di quartiere dalla periferia al centro, i commercianti stessi fornendo sollecitazioni e proposte che possano dare il là a un intervento senza precedenti di sostegno al settore. Quello che Confcommercio ha in altre occasioni denominato una sorta di piano Marshall.  Se muore il commercio muore la città ed è un impegno della buona politica salvaguardare una delle funzioni centrali della vita urbana, per evitare quella desertificazione tremenda che tutti abbiamo sperimentato durante il Covid".

"Per queste ragioni Confcommercio - prosegue Patrignani - avanza la richiesta di un consiglio comunale straordinario auspicando che tutti i gruppi consiliari convengano che la materia è tale da dover essere trattata in una sede istituzionale così prestigiosa e indicativa dell'urgenza degli interventi richiesti. Il nostro auspicio è chetati i gruppi consiliari si facciano carico del buon fine della richiesta e che  la tematica diventi centrale anche nella campagna elettorale e che le forze politiche presentino in maniera chiara e articolate il programma degli interventi da realizzare per il rilancio del piccolo commercio su cui a parole tutti, trasversalmente, concordano. Non c'è più tempo da perdere. Il rilancio del commercio al dettaglio deve unire tutti nella sua piena e tempestiva attuazione, ragionando anche sugli interventi correlati da realizzare sul piano della mobilità, della sosta, dell'arredo urbano. Da anni il dibattito si è svaporato e tutte le forze in campo hanno  il dovere di fare il possibile per sostenere il bene inestimabile del commercio di prossimità".

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