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"Contratto fermo": venerdì di sciopero per i metalmeccanici

I sindacati si sono riuniti lunedì mattina nella sala "Carlo Migliori" della Cgil di Cesena per per discutere dell’andamento della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori metalmeccanici Federmeccanica-Assistal.

I metalmeccanici tornano ad incrociare le braccia. Venerdì sono previste quattro ore di sciopero con presidio e volantinaggio alla rotonda “della Solidarietà” in via Calcinaro (uscita casello autostradale Cesena Sud) dalle ore 9.30 alle ore 11.30 circa. I sindacati si sono riuniti lunedì mattina nella sala "Carlo Migliori" della Cgil di Cesena per per discutere dell’andamento della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori metalmeccanici Federmeccanica-Assistal.

Presenti i delegati di tutte le più importanti aziende del territorio di Cesena. Spiegano i sindacati: "Per la prima volta dal 2008 si tratta di una manifestazione che vede insieme Fim, Fiom e Uilm. Pur presentandosi al braccio di ferro con Federmeccanica con due piattaforme diverse, i tre sindacati delle tute blu fanno fronte comune e assicurano di non voler, questa volta, sottoscrivere accordi separati. Oltre al rinnovo del contratto nazionale sono stati toccati numerosi argomenti che hanno spaziato dall’andamento della contrattazione di secondo livello nelle aziende metalmeccaniche del cesenate ad argomenti di carattere più generale e nazionale quali la riforma delle pensioni e la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro''.

I delegati, spiegano i sindacati, "hanno ribadito la volontà di intensificare le iniziative di lotta unitarie viste le rigidità di Federmeccanica e Assistal a giungere ad un contratto in grado di rinnovare qualitativamente le relazioni industriali, migliorare le condizioni di lavoro, tutelare l'occupazione, far ripartire gli investimenti e avviare una nuova politica industriale. Forti le preoccupazioni espresse a fronte delle inaccettabili posizioni di Federmeccanica e Assistal le quali, non riconoscendo aumenti di salario al 95% dei lavoratori, di fatto vogliono smantellare il Contratto Nazionale di Lavoro".

"Forte, chiaro e preciso il messaggio da inviare non solo a Federmeccanica e Assistal ma anche al Presidente di Confindustria Boccia, che ne ha fatto proprie le posizioni nel confronto con Cgil Cisl Uil sulla riforma del modello contrattuale - proseguono i sindacati -. Va confermato il sistema su due livelli, con  il ruolo generale del Contratto collettivo nazionale di lavoro quale garanzia del potere d'acquisto del salario e delle tutele dei lavoratori, affiancato dalla contrattazione di secondo livello aziendale e territoriale, da rendere esigibile per la totalità dei lavoratori delle aziende metalmeccaniche. Non bastasse lo sciopero di venerdì a sbloccare la trattativa pronti a grande sciopero nazionale generale a Roma".

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