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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia Cesenatico

Lavoratori in nero negli hotel, la Uil: "Serve qualità nel lavoro o si andrà verso la desertificazione"

La Uil: "Il tema non sono i giovani che non si rendono disponibili all’attività lavorativa ma i datori di lavoro che troppe volte pensano di fare cassa sul lavoratore invece di valorizzarlo"

Nei mesi scorsi la Uil di Cesena e la Uil TuCS di Cesena hanno preso una posizione netta rispetto ad alcune situazioni critiche emerse dai controlli effettuati delle forze dell’ordine e da segnalazioni di lavoratori rispetto alle condizioni lavorative presenti in diverse strutture ricettive di Cesenatico. Da questi fatti emergeva un quadro di un settore turistico che preoccupava, e oggi ancor di più, la Uil nel suo insieme tanto che nelle settimane successive anche Giuliano Zignani ribadiva la necessità di un intervento dell’amministrazione di Cesenatico rinnovando la richiesta di  apertura di un tavolo di confronto tra le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali sulla qualità del lavoro nel settore turistico.

"Ancora oggi, come Uil di Cesena - dice una nota -, ribadiamo come nel territorio esistano tante realtà imprenditoriali che rispettano le regole ma come sia altrettanto evidente che le notizie apparse nuovamente in questi giorni, dove le forze dell’ordine hanno sanzionato ulteriori strutture ricettive di Cesenatico per irregolarità e lavoro nero, manifestino come la mancanza di manodopera sia determinata, non dalla carenza di disponibilità da parte dei lavoratori ad accettare offerte di lavoro, ma dal fatto che questo personale sovente viene sfruttato, sottopagato e posto in condizioni di lavoro non adeguate rendendo del tutto non appetibile il posto di lavoro. Ne sono riprova le innumerevoli vertenze aperte dalla  Uil Tucs  anche quest’anno, quando finita la stagione turistica, i lavoratori hanno cominciato a recarsi nelle sedi della Uil rivendicando differenze retributive e clausole contrattuali non rispettate. Il tema non sono quindi i giovani che non si rendono disponibili all’attività lavorativa ma i datori di lavoro che troppe volte pensano di fare cassa sul lavoratore invece di valorizzarlo garantendo condizioni di lavoro adeguate e rispetto dei contratti".

"Rinnoviamo pertanto la nostra preoccupazione sulle situazioni che denotano un panorama di una irregolarità sempre più diffusa - conclude la Uil -, e che ancora oggi emergono dalla stampa, ritenendo indispensabile che l’amministrazione comunale, così come richiesto dalla Uil e da Giuliano Zignani, si attivi per l’apertura di un confronto, congiuntamente con le Associazioni di Categoria e le Organizzazioni Sindacali, sulla qualità del lavoro con l’obiettivo di un inversione di tendenza sulla visione del fare impresa che rimetta al centro il lavoratore e la sua professionalità che, in quanto tale, deve essere adeguatamente retribuita, andando anche nella direzione di un reale rispetto dei contratti nazionali di lavoro sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale".

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