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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

L'Edera mette il veto su Cesenalab. "Dove sta il capitale di rischio?"

"Il Comune di Cesena con CesenaLab sta facendo investimenti, mentre non vi è alcun capitale di rischio all’orizzonte, se non una intenzione dichiarata alla stampa in questi giorni dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Cesena"

"Mettere a profitto l’investimento sul territorio del polo universitario è stato il sogno di tanti da sempre,  perché il sapere e le competenze generate possano tradursi in occasioni di  nuove attività  imprenditoriali, benessere per il territorio in termini di  occupazione, diretta e indiretta, creazione di filiere delle competenze,  ritorno ottimale degli investimenti. In termini di infrastrutture e  mercato sicuramente il settore dell’Information Communication & Technology  (ICT) è quello che più si presta allo sviluppo di un incubatore di nuove  imprese, l’ideale  per il polo cesenate, dove anche recentemente è  stata riconosciuta l’alta valenza del suo corso di Laurea in Ingegneria e  Scienze Informatiche".

"Con curiosità e forte attesa si è  quindi assistito al primo annuncio del lancio dell’incubatore CesenaLab, soprattutto  per il ruolo di primo attore del Comune che esce dai canoni normali di un  incubatore. I mesi successivi all’annuncio  sono stati segnati da periodiche comunicazioni, ora sui locali, poi sulla convenzione , quindi sul comitato scientifico, sino ad arrivare in questi  giorni nell’imminenza del lancio vero e proprio che dovrebbe aversi per fine  maggio. Tuttavia i dubbi sul ruolo del  Comune non solo non sono stati sciolti, anzi si sono materializzati sempre più,  ad iniziare dal cospicuo contributo finanziario cui la cittadinanza sin troverà  a contribuire, che  sono stimabili in circa 200mila euro iniziali (infrastruttura  locali, finanziamento start up, servizi a supporto). In momenti in cui si  rivede il welfare non sono pochi, specie se si dirottano in attività che sono  decisamente fuori dalla missione dell’ente comunale. Un incubatore di imprese nasce  fondamentalmente con un capitale di rischio che finanzia con  poche migliaia di euro lo sviluppo di nuove imprese, fa in pratica semina. Di queste  imprese pochissime riescono a sopravvivere, la maggioranza  terminano nel volgere di pochi mesi, le poche però che riescono a proseguire  ottengono maggiore attenzione e più alti investimenti, dell’ordine  di centinaia  di migliaia di euro. Proseguendo nell’iter di sviluppo e selezione delle start  up, quelle che meglio presentano opportunità di mercato vengono valutate per  investimenti di un ordine superiore,  pronte per farsi largo nel mercato e  conquistarne valore e rispetto. Alla fine, gli investimenti del venture capital  gettati in tante imprese, molte fallite  al loro inizio, possono essere ricompensati dal buon  esito anche di una solo di  esse".

"Il Comune di Cesena con CesenaLab  sta facendo investimenti, mentre non vi è alcun capitale di rischio  all’orizzonte, se non una intenzione dichiarata alla stampa in questi giorni  dalla Fondazione  Cassa dei Risparmi di Cesena di creare un apposito fondo tra  le realtà bancarie della zona. Encomiabile lo sforzo dei  cittadini cesenati di investire in innovazione, con la speranza di poter vedere  attecchire nel territorio tra qualche anno imprese, che ci si augura  contribuiranno con le imposte a  migliorare le entrate. Ma, al momento, i  cittadini cesenati si sostituiscono al mercato. L’incontro di illustrazione di  CesenaLab nella commissione consiliare competente ci ha lasciato molto  perplessi, data la poca conoscenza del tema che abbiamo dovuto rilevare da  parte  dell’Amministrazione. L’unico che dimostra competenza ed autorevolezza è  il prof.Margara, ordinario del corso di Laurea in Ingegneria e Scienze  Informatiche, ma egli è anche il primo ad ammettere di non  avere competenze di  incubatori, se non per contatti con realtà analoghe già avviate. Comunque sia,  l’esperienza di CesenaLab si svolgerà    per  fasi di apprendimento, valutando di volta in volta la stessa  verrà valutata dal  territorio, queste le affermazioni. In altre parole, investiamo, poi vediamo  cosa succede. Attendiamo quindi l’avvio di  questa nuova avventura attraverso l’azione del comitato scientifico, che ha  ampi poteri discrezionali, specialmente nella prima fase di accettazione delle  domande di  accreditamento delle start up; e saremo vigili, su di un tema che  pare riscuotere poco interesse da parte della politica cesenate, Ma i cittadini di Cesena lo sanno  che stanno investendo in un mercato di forte rischio?"

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