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Home Food e Home Restaurant, Cna: "Nuove opportunità". La replica: "Il settore è già regolato"

"Quando parliamo di Home Food e Home Restaurant ci troviamo di fronte a mestieri nuovi che meritano attenzione e che richiedono risposte puntuali"

Da ormai un anno, la Regione Emilia- Romagna ha tracciato il percorso per l'apertura di nuove forme di attività, le cosiddette Home Food e Home Restaurant; entrambe le tipologie rappresentano un'opportunità unica per trasformare la passione per la cucina e le produzioni di qualità in un solido business.

L'ambito delle Home Food e Home Restaurant ha attirato un pubblico variegato, con una particolare prevalenza di donne, soprattutto mamme, che coltivano una passione per la cucina e una produzione che spazia dal cake design, pasticceria dolce e salata, confetture al pane e ai lievitati. Un’esperienza imprenditoriale entusiasmante che consente di conciliare vita privata e professionale nel rispetto delle normative igienico-sanitarie e della legislazione comunitaria sulla salute.

"Quando parliamo di Home Food e Home Restaurant ci troviamo di fronte a mestieri nuovi che meritano attenzione e che richiedono risposte puntuali - sottolinea Cristina Sapignoli, presidente dei mestieri Produzione Alimentari di CNA Agroalimentare Forlì-Cesena - Moltissime persone, mosse dalla passione e dalla conoscenza tramandata, si rivolgono a CNA per avviare un percorso che le guidi nell'apertura di questo tipo di attività, nel rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza alimentare e di etichettatura. Questo contribuisce a contrastare l'abusivismo nel settore alimentare".

Con la crescente domanda di esperienze culinarie autentiche e di prodotti artigianali, le imprese di Home Food e Home Restaurant si presentano come un'opportunità significativa per gli aspiranti imprenditori dell'agroalimentare, offrendo un modo unico per esprimere creatività, tradizione e passione nel mondo della ristorazione.

La replica

Sulla questione replica Gaetano Campolo, amministratore delegato della Home Restaurant Hotel Srl: "Il settore Home Food ha già un codice Ateco come il caso delle Iad, ma il settore Home Restaurant ancora è in attesa di legge quadro nazionale ferma dal 2017 al Senato". Campolo ha sottolineato che "il settore Home Restaurant rientra tra le attività private ed occasionali tutelate dalla Costituzione italiana (articolo 41), con il controllo delle autorità preposte, come confermato dal Ministero dell’Interno nel 2019". Inoltre Campolo ha richiamato un caso precedente, "nel 2020, in cui il comune di Montopoli è stato condannato per aver richiesto la Scia per aprire un Home Restaurant".

Il Ceo ha respinto "con fermezza le linee guida regionali della Regione Emilia Romagna citate dal Cna, già bocciate dalla Conferenza Stato Regione nel 2020, che impongono la Scia per il settore Home Restaurant fino a 5mila euro. Sostiene che nessun cittadino può essere costretto a presentare la Scia per un’attività che, secondo la Costituzione italiana, è legittima senza tale autorizzazione". Per Campolo "le regioni non hanno competenza su questo settore, come confermato dall’Unione Europea, poiché il settore Home Restaurant fa parte del Mercato della Concorrenza, quindi è di competenza statale". Conclude Campaolo: "Questa presa di posizione è un segnale chiaro dell’impegno per difendere i diritti e l’integrità del settore Home Restaurant in Italia".

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