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Sanità

Torna la Giornata nazionale per la donazione di organi e tessuti: per l'Emilia Romagna è stato un 2023 da record

Donini: "Grazie a tutti coloro che scelgono di donare per dare nuova vita ad altri, e ai professionisti della nostra Rete regionale, un'eccellenza a livello internazionale"

Con un 2023 da record, che ha fatto segnare il più alto numero di trapianti di sempre, 585, e 325 donatori, la Regione Emilia-Romagna è pronta ad accendere i fari sulla Giornata nazionale per la donazione di organi e tessuti, che si celebra domenica 14 aprile. Iniziative di informazione e sensibilizzazione organizzate dal servizio sanitario regionale anche in collaborazione con il mondo associativo sono previste su tutto il territorio (sui siti delle Aziende sanitarie e Ospedaliere i programmi specifici), per tenere alta l’attenzione su una scelta di vita che può fare la differenza per la vita degli altri.

Giunto alla 27esima edizione, l’evento promosso dal ministero della Salute è l’occasione per far riflettere sull’importanza di questo gesto solidale anche in Emilia-Romagna, dove i donatori sono in costante aumento e i trapianti continuano a crescere, grazie a un sistema capillare e ben organizzato, coordinato dal Centro Riferimento Trapianti. Lo confermano i dati del primo trimestre 2024: al 31 marzo sono 80 i donatori segnalati (+2 rispetto allo stesso periodo del 2023) e 51 quelli utilizzati (-1); in crescita sia i trapianti, con 131 già effettuati nel 2024 (+2) sia i prelievi di cornee: 563 (5 in più).

"La Giornata che si celebra in tutta Italia domenica - afferma l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini - è l’occasione per dire grazie a tutti coloro che scelgono di donare per dare nuova vita ad altre persone, compiendo un gesto di straordinaria generosità. Se ci lasciamo alle spalle un 2023 da record e iniziamo bene anche questo 2024 è per merito dei donatori, ma anche delle associazioni di volontariato e dei professionisti della nostra Rete regionale delle donazioni e dei trapianti, che rappresenta un’eccellenza a livello internazionale. Traguardi importanti, che però ci spingono a fare ancora meglio: continuiamo quindi a tenere alta l’attenzione, affinché siano sempre di più gli emiliano-romagnoli che decidono di donare".

I numeri del 2023 in Romagna

In Romagna, accanto alle Associazioni di volontariato fortemente attive sul tema, l’esperienza e la competenza maturata negli ultimi anni dagli operatori sanitari, unita alla migliore organizzazione, hanno permesso anche la progressiva diffusione di percorsi innovativi come, tra gli altri, la donazione di organi a cuore fermo, con un progressivo e costante incremento delle donazioni e con numeri superiori alla media nazionale, anche nel corso del 2023. Per la prima volta, anche all’ospedale di Riccione, si sono verificati due casi di donazioni di organi a seguito di morte celebrale. In Romagna sono 54 i donatori: si contano 11 donazioni di cuore, 52 di fegato, 47 di reni e 6 di polmoni. 

Riguardo alle donazioni di tessuti, 304 gli interventi di trapianto di cornee, 17 quelli di segmenti ossei, 16 quelli di cute, 10 quelli di segmenti vascolari e 5 quelli di valvole cardiache. “Particolarmente importante è stato il notevole incremento delle donazioni di cornee rispetto agli anni precedenti, che si sta confermando anche quest’anno”, sottolinea il dottor Andrea Nanni, Coordinatore Aziendale donazione organi e tessuti. Ogni cittadino può dichiarare la propria volontà a donare gli organi recandosi presso gli Uffici relazione col pubblico delle Aziende sanitarie o in occasione del rinnovo della carta di identità in comune; l’iscrizione alla Associazione Aido costituisce contestuale dichiarazione favorevole alla donazione.
 

I dati 2023 in regione

Il numero record di 585 trapianti eseguiti nel 2023 conferma e rafforza la crescita degli ultimi anni (gli interventi erano stati 516 nel 2022 e 493 nel 2021); un risultato raggiunto grazie all’incremento dei potenziali donatori segnalati dagli ospedali (325, +6,2% rispetto all’anno precedente), e alla forza della rete territoriale. Aumentati, conseguentemente, anche i donatori effettivamente utilizzati (222, +7,7%), a riprova della capacità del sistema di ottimizzare le risorse disponibili. Dunque, ben 585 (+13,4%) organi trapiantati perché ritenuti idonei anche per merito delle innovative tecniche di trattamento introdotte negli ultimi anni.

Nel 2023 sono cresciuti anche i trapianti da donatore a cuore fermo (DCD) cioè da donatore la cui morte viene accertata con criteri cardiologici e non encefalici. Ben 70 le segnalazioni di donazione a cuore fermo (17 in più rispetto al 2022) e 62 i donatori utilizzati (14 in più) per un totale di 122 organi prelevati e trapiantati con questa tecnica, decisamente più complessa ma capace di regalare una speranza in più ai pazienti in attesa. In particolare, i trapianti di cuore da donazione Dcd sono stati eseguiti per la prima volta in regione proprio lo scorso anno: in totale nel 2023 i cardiochirurghi dell’Irccs Policlinico di Sant’Orsola ne hanno completati 4.

Il merito di questi numeri va attribuito tanto alle ottime performance dei centri trapianto di Bologna, Modena e Parma quanto all’organizzazione della rete donativa regionale coordinata dal Centro Riferimento Trapianti. Il potenziamento varato nel 2017 con l’istituzione dei C.O.P (coordinamenti ospedalieri procurement) per l’identificazione dei donatori di organi e tessuti ha infatti aumentato la già alta attenzione nei confronti delle 23 sedi donative sparse su tutte il territorio emiliano-romagnolo. I numeri del 2023 si devono, dunque, all’attività di sensibilizzazione e supporto portata avanti negli anni dal Crt emiliano-romagnolo, alla capillare organizzazione della rete regionale e all’elevato indice di accettazione degli organi dimostrato dai centri trapianto.

Il rapporto Indice del Dono del Centro nazionale trapianti

Il Centro nazionale trapianti anche quest’anno ha curato e pubblicato il rapporto Indice del Dono, giunto alla quinta edizione, che analizza i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2023 al rinnovo delle carte d'identità nelle anagrafi di oltre 7mila Comuni italiani; i valori sono espressi in centesimi e tengono conto di alcuni indicatori come la percentuale dei consensi, quella delle astensioni e il numero dei documenti emessi. 

Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, Ferrara è al sesto posto tra le grandi città (con oltre 100mila abitanti) più generose d’Italia per la donazione degli organi, con un indice del dono di 68,73/100, una percentuale di consensi del 75,8% e un’astensione del 33,8%. Presenza regionale anche nella top ten dei comuni medio-grandi (tra i 30 e i 100mila abitanti): Formigine è sesta, con un indice di 70,52/100.

Il comune bolognese di Castel d’Aiano, come lo scorso anno, è primo fra tutti quelli dell’Emilia-Romagna: nel 2023 ha ottenuto un indice del dono di 83,53/100, una percentuale di consensi del 93,3% e un’astensione del 28,7%. Al secondo posto Frassinoro (MO) con un indice di 77,54/100, e al terzo Gazzola, con un indice di 76,16/100.

L’Emilia-Romagna ha un indice del dono di 62,75/100: la percentuale di consensi è del 70,8% e l'astensione è al 40,6%, contro una media nazionale di 68,5% di sì e di 41,8% di astenuti. Tra le diverse fasce d’età, i più generosi sono i cittadini tra i 51 e i 60 anni (73,7% di consensi); i 18-30enni si fermano al 67,9%, e nel caso degli over 80 il consenso è al 53,3%, probabilmente - come riportato nel rapporto - a causa dell'errata convinzione che la donazione degli organi in età avanzata non sia possibile.

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