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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Centro  / Via Cesare Battisti

Appena sceso dal treno uno sconosciuto gli strappa la catenina, poi viene aggredito dalla baby gang

L'intervento dei militari dell'esercito e della Polizia di Stato ha permesso di individuare e catturare tre giovanissimi arrivati in Riviera per trascorrere il fine settimana. Vittima un giovane di Gatteo

Momenti di terrore per quattro giovanissimi che sono stati aggrediti e rapinati da una baby gang nel sottopasso del grattacielo di Rimini. Coinvolto come vittima un ragazzo di Gatteo.

I fatti

L'episodio risale allo scorso 24 giugno ma, per effetto della legge Cartabia che tutela gli autori dei crimini, solo oggi la notizia è stata diffusa dalla Questura. Secondo quanto emerso quella sera, intorno alle 21.30, a dare l'allarme erano stati i militari dell'esercito impegnati a controllare l'area della stazione ferroviaria riminese che erano stati avvicinati dalle vittime. I ragazzini, spaventati, avevano raccontato di essere appena scesi dal treno che li aveva portati in Riviera e, avviandosi verso il mare, uno di essi era stato avvicinato da uno sconosciuto che gli aveva strappato la catenina dal collo per poi fuggire verso il sottopasso. La vittima, residente a Gatteo, lo aveva inseguito ma una volta scese le scale era stato avvicinato da altri tre giovani che, spintonandolo e colpendolo al fianco con diversi pugni, riuscivano a gettarlo a terra garantendo la fuga del complice. 

La baby gang era poi scappata in direzione della fermata del Metromare. Sul posto sono accorse anche le Volanti della polizia di Stato con gli agenti che hanno iniziato a setacciare la zona individuando il gruppo di malviventi che, già saliti sull'autobus, cercava di nascondersi tra gli altri passeggeri. Il quartetto, composto da tre stranieri di cui uno minorenne e un italiano di origini nordafricane tutti residenti nel modenese, è stato quindi arrestato e portato in Questura con l'accusa di rapina impropria pluriaggravata in concorso. Per il minorenne è stata attivata la Procura di Bologna mentre, per gli altri tre, si è proceduto con la giustizia ordinaria. Al termine delle rispettive udienze di convalida, per tutto il gruppo è stata emessa la misura cautelare dell'obbligo di firma nella città di residenza.

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