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Cronaca

Parlare di violenza di genere a partire dai banchi di scuola, nel cortile una panchina rossa e una verde

Il progetto è stato condiviso dagli studenti della Scuola media Pascoli”, plesso di Calisese, e dal Consiglio del Quartiere Rubicone. Due panchine come simbolo di speranza

Lavorare per il futuro. Parte da questo presupposto il progetto condiviso dagli studenti della Scuola Secondaria di primo grado “G. Pascoli”, plesso di Calisese, e dal Consiglio del Quartiere Rubicone che, nell’ambito delle iniziative proposte per celebrare la Giornata internazionale della donna, questa mattina hanno incontrato gli Assessori alla Sostenibilità Ambientale Francesca Lucchi e ai Diritti e Politiche delle differenze Carlo Verona inaugurando il percorso “Noi ci crediamo – Due panchine per il nostro futuro”.

La violenza di ogni genere, non solo quella fisica, può e deve essere fermata e questo si può ottenere migliorando la comunicazione e l’ascolto a partire dai banchi di scuola. Le due panchine che sono state posizionate nel cortile della scuola di Calisese sono colorate di rosso, per identificare la violenza di genere, e di verde, per identificare la speranza dei giovani verso un futuro migliore. “Le utilizzeremo – hanno spiegato gli studenti delle classi 3H e 3M – per parlare e discutere. Il contatto visivo, il sentire le parole e vedere le espressioni del viso, con a volte le richieste di aiuto, ci dovrà far riflettere sull’importanza dei rapporti umani, senza distinzione di sesso, di lingua, di religione. In futuro auspichiamo che il colore rosso della panchina possa diventare arancione e ancora verde. Questo significherebbe che abbiamo imparato a coesistere con i nostri simili”.

“I nostri giovani – commenta Amedeo Farabegoli del Quartiere Rubicone – devono imparare ad ascoltare e a parlare tra loro facendo del confronto un momento centrale delle loro giornate. Se vogliamo essere dei buoni cittadini dobbiamo essere in grado di imparare, la scuola è il posto migliore per iniziare questo percorso. Su tali basi, d’accordo con la dirigenza scolastica e con gli insegnanti, come Quartiere abbiamo deciso di aderire a questo progetto di formazione, sensibilizzazione e di costruzione di una cultura del dialogo che rifiuti ogni tipo di violenza e distinzione”.

“A nome dell’Amministrazione comunale – commenta l’Assessora Lucchi – ringraziamo gli studenti delle classi coinvolte e gli insegnanti che coordinano progetti di questa natura. Le scuole sono un punto di crescita e negli ultimi anni sono state sempre più un laboratorio di cittadinanza attiva e di vita vissuta. Il rispetto di uno verso gli altri è un punto di riferimento di una società attiva e civile. È importante educare i ragazzi e le ragazze a un futuro fatto di dialogo, confronto e collaborazione. La speranza deve vincere sulla violenza, è questo un principio valido in tutti gli ambiti”. “Nel corso di questi anni – prosegue l’Assessore Verona – in occasione delle giornate che si celebrano il 25 novembre e l’8 marzo, abbiamo collocato in più aree del territorio comunale panchine rosse, simbolo del rifiuto di ogni tipo di violenza. Ciascuna panchina vuole stimolare tutti noi alla riflessione ma è anche un invito a chiedere aiuto. Sulle sedute infatti è segnalato il numero da contattare. Quello del rispetto degli altri è un tema di speranza: non a caso, il cambio di colore delle due panchine merita attenzione perché rappresenterà la presa di coscienza di ciascun studente rispetto a un fenomeno grave e drammatico che interessa anche la nostra città. Cercheremo di attivare un’interlocuzione tra la scuola e il Centro donna affinché questa iniziativa trovi una sua prosecuzione”.

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