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Cronaca

Meno emissioni e più risparmio, il Comune dimezza il consumo di gas. Cesena si avvicina al -40% fissato dal Paesc

Nel periodo che va dal 2011 al 2023 Palazzo Albornoz ha ridotto del 56% il consumo di gas negli edifici comunali. Cesena vede più vicino l'obiettivo fissato dal Paesc: -40% di emissioni entro il 2030

Cesena abbatte il consumo di gas e energia elettrica e anticipa i tempi del Paesc, il Piano d'azione per l'energia sostenibile e il clima. Meno emissioni di CO2 e più risparmio in bolletta, il Comune dà l'esempio visto che monitorando il periodo che va dal 2011 al 2023 Palazzo Albornoz ha ridotto del 56% il consumo di gas negli edifici comunali. I consumi in pratica in circa dieci anni sono stati più che dimezzati, già ampiamente raggiunto e superato il target fissato dal Paesc.

Nella mattinata di venerdì in Comune è stato presentato il lavoro eseguito dall’Amministrazione comunale attraverso 'Energie per la Città', la società in house dell’ente, in relazione ai consumi delle due fonti energetiche più diffuse, energia elettrica e gas naturale, con particolare riferimento ai settori del pubblico, quindi gli edifici comunali, il domestico, quindi le abitazioni private, il terziario e le industrie.

Alla conferenza stampa sono intervenuti l’Assessora alla Sostenibilità Ambientale Francesca Lucchi, Giovanni Battistini, direttore di Energie per la città, Società in house del Comune di Cesena, ed Evis Mingozzi, di ExC, e il Dirigente del Settore Tutela dell'Ambiente e del Territorio del Comune di Cesena, Giovanni Fini.

"Il Paesc è il nostro faro, il nostro modello da seguire - ha subito detto Francesca Lucchi - è il patto siglato dai sindaci in cui si fissa l'obiettivo di ridurre del 40% le emissioni di CO2 entro il 2030". Il Comune in pratica ha dato l'esempio dimezzando negli edifici pubblici (che incidono solo per l'1% sulle emissioni) i consumi di gas e elettricità. "Questo è il frutto - ha fatto notare l'assessora all'ambiente - degli interventi di riqualificazione che ci hanno consentito anche di risparmiare sulle utenze,  le risorse risparmiate possono essere spostate su tanti obiettivi. Il cambiamento climatico e la riduzioni dei consumi sono temi più che mai attuali, in particolare in un contesto di aumento del costo dell'energia a cui si è assistito dal 2018 a oggi. L'anno peggiore è stato il 2022 a causa della guerra, nel 2024 si assiste all'aumento dell'Iva. Agiamo su tre fronti, il primo è appunto la riqualificazione energetica degli edifici, in secondo luogo promuoviamo comportamenti virtuosi, usare l'energia solo quando serve, in terzo luogo puntiamo molto sull'auto-consumo".

Con il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (Paes) approvato il 28 febbraio del 2019, il Comune di Cesena si è impegnato a ridurre le emissioni di gas climalteranti del 40,26% entro il 2030, un obiettivo sfidante che sarà raggiungibile solo attraverso uno sforzo continuo e strutturale messo in campo sia dalle componenti istituzionali sia dai settori produttivi, sia da ogni singolo cittadino. 

Il monitoraggio pluriennale dei consumi di gas per gli edifici comunali evidenzia che nel periodo 2011-2023 il Comune di Cesena ha ridotto del 56% i propri consumi di gas e quindi ben al di sopra dei target da raggiungere con il Paesc approvato dall'ente nel 2019. Continuare ad attuare una strategia di contenimento dei consumi energetici in linea con quella conclusa nel 2022/2023, oltre che incidere positivamente su bilancio delle proprie emissioni di CO2, potrebbe portare, nel solo inverno 2023/2024, a risparmi economici dell’ordine dei  500.000 euro.

Ha sottolineato Francesca Lucchi sul consumo di gas negli edifici comunali: "Si pensi che da 1.660.000 di metri cubi siamo passati, nella stagione termica appena conclusa, a 721.000 metri cubi di gas. L’obiettivo è stato ampiamente raggiunto. Inoltre, i dati 2023 dimostrano un’ulteriore diminuzione”. Al termine della stagione termica 2022/2023, a seguito di un accurato monitoraggio, si è potuto constatare che le azioni intraprese negli edifici comunali hanno generato una riduzione di 327.000 metri cubi di gas metano.

Installati nelle scuole della città 55 impianti fotovoltaici

Ma in che modo questi risultati sono stati raggiunti dal Comune? Attraverso un percorso caratterizzato da interventi di efficientamento energetico eseguiti negli anni in modo strutturale negli edifici scolastici e pubblici (solo nel 2023 sono 30 quelli programmati e realizzati), e con azioni tese a modificare l’aspetto comportamentale: un utilizzo razionale dei consumi di gas. “Investire sul telecontrollo e sull’autoconsumo – ha proseguito l’Assessora – ci dà modo di raggiungere obiettivi importanti: dal 2011 ad oggi abbiamo dotato la maggior parte degli edifici scolastici di impianti fotovoltaici, ben 55, pari al 40% del fabbisogno energetico. Viviamo in un contesto in cui i consumi si stanno elettrificando sempre di più per questo i consumi di energia aumentano”. 

L'impegno del Comune è quindi tutto concentrato sull'obiettivo di abbattere del 40% le emissioni di CO2 entro il 2030 per un miglioramento complessivo della città. Un target che non appare così lontano se si considera che in questo momento è stata raggiunta una riduzione del 28% dei consumi di gas metano e del 25% di energia elettrica. "Per gli interventi di riqualificazione energetica abbiamo ottenuto contributi per oltre un milione di euro. Sono stati installati 55 impianti fotovoltaici nelle scuole della città che riescono a coprire circa il 40% del fabbisogno energetico degli edifici di proprietà comunale".

Bisogna considerare che le emissioni del territorio comunale sono imputabili per il 38% al consumo di gas naturale, per il 28% al consumo di elettricità, per circa il 30% alle emissioni di auto a diesel e a benzina. In una ipotetica fetta che riguarda i settori, per il 38% le emissioni sono causate dalle abitazioni, per il 31% dalle industrie, per il 28% dai trasporti e solo per l'1% dagli edifici del Comune.

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