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Cronaca

Lavoro, la ricetta di Luigi Di Placido: "Basta l'approccio assistenzialista"

Il lavoro è una vera priorità per il candidato dei LibDem Luigi Di Placido. Lo sostiene con una nota: "L'ennesimo allarme lanciato dalle Organizzazioni Sindacali sul tema del lavoro non giunge inaspettato"

Il lavoro è una vera priorità per il candidato dei LibDem Luigi Di Placido. Lo sostiene con una nota: “L’ennesimo allarme lanciato dalle Organizzazioni Sindacali sul tema del lavoro non giunge inaspettato. Da tempo affermiamo che, seppur con poche competenze dirette e ben conoscendo l’estensione mondiale della crisi, il Comune di Cesena non ha sviluppato tutti gli anticorpi che avrebbe potuto e dovuto contro la “malattia”. Lo abbiamo detto lo scorso Ottobre in occasione della discussione della delibera riguardante le politiche per il lavoro: non è più possibile pensare di regalare pesce, occorre insegnare a costruire la canna da pesca”.

Sempre Di Placido: “Impostazioni assistenzialistiche come quelle che assegnano borse lavoro da 500 Euro per lo sfalcio di erba sono l’antitesi di ogni seria e moderna politica che miri a combattere la piaga della disoccupazione. I dati più recenti rimangono molto allarmanti: aumento degli iscritti ai Centri per l’Impiego, della CIG straordinaria, di quella in deroga; nelle classifiche nazionali scaliamo posizioni verso il basso quanto a livello generale di benessere; anche i settori tradizionalmente più consolidati sentono il peso della crisi. Occorre creare condizioni per la creazione e il consolidamento di un ambiente favorevole allo sviluppo e alla ricchezza, anziché adottare soluzioni-tampone fini a sé stesse. Piuttosto che inventarsi nuovi strumenti (lavori socialmente utili in parziale contrasto con il bando di Attiviamoci per Cesena, tirocini formativi ad hoc, “Orto giovane”), sarebbe meglio supportare e tentare di coordinare le iniziative di placement e formazione continua attivate sul nostro territorio dalle associazioni di categoria (alcune iniziative hanno dato risultati di successo e andrebbero valorizzate, replicate, estese); concentrare semmai gli sforzi finanziari del Comune solamente sui tirocini che inseriscono i lavoratori in impresa (non per sfalciare l'erba secondo il mantra “fai la buca, chiudi la buca”); sostenere e cercare di replicare a Cesena il lavoro di coordinamento adottato in altre realtà tra Comune, Fondazione bancaria e Camera di Commercio per sostenere i Consorzi fidi esistenti; operare affinché esperienze quali Rinnova, Centuria Agenzia, Cesena Lab possano operare con ogni sinergia possibile per permettere a giovani imprenditori e/o aziende in sviluppo l’apertura verso il mercato estero, ad esempio con sperimentazioni di prodotto/processo, ma nello stesso tempo misurandone i risultati e cambiando schema all’occorrenza; coinvolgere i maggiori istituti di credito locale e insieme dare vita ad un “fondo per la nuova impresa giovanile” (le idee imprenditoriali che lo meritano devono ricevere consulenze qualificate e linee di credito agevolate, in parte a fondo perduto, con qualche anno di pre-ammortamento e con rimborso del restante credito a un tasso agevolato e congruo); favorire gli acceleratori d’impresa e i “Fab Lab” attraverso tavoli per la realizzazione di una piattaforma in grado di coinvolgere in modo sinergico Università, centri di ricerca pubblici e privati, realtà imprenditoriali e manager del territorio, associazioni di categoria e sistema finanziario”.

“Perché tutto ciò possa avere ricadute positive, ci sono altre due azioni da compiere in maniera decisa e convinta: la riduzione della pressione fiscale e la semplificazione amministrativa. Nessuno pensi che, senza queste due azioni, si possano ottener risultati sostanziali e duraturi. Ambedue sono realizzabili, e in tempi brevi, se solo ce n’è la volontà politica. Per quanto ci riguarda, abbiamo già più volte dichiarato che abbatteremo dell’80% i tempi delle pratiche amministrative e diminuiremo la pressione fiscale sulle attività produttive, perché si può e perché è necessario. Abbiamo la credibilità necessaria per rappresentare un salto di qualità nelle politiche per il lavoro, fatta di concretezza e proposte serie, elementi che pochi altri possono vantare. Chiunque può verificarlo leggendo il nostro programma elettorale”, conclude Luigi Di Placido, candidato Sindaco di Liberaldemocratici per Cesena e Progetto Liberale Cesena.

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