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Cronaca

C'è la mano cesenate nei tralicci che devono raddrizzare la Torre di Garisenda a Bologna

Terminata la posa dei container di contenimento si utilizzerà la stessa procedura utilizzata per il sostegno alla torre di Pisa e, quindi, gli stessi tralicci della Soilmec (del gruppo Trevi) che si trovano ancora nell'area pisana

C'è la mano cesenate nella messa in sicurezza della Torre della Garisenda a Bologna. Terminata la posa dei container di contenimento si utilizzerà la stessa procedura utilizzata per il sostegno alla torre di Pisa e, quindi, gli stessi tralicci della Soilmec (del gruppo Trevi) che si trovano ancora nell'area pisana. Questi saranno trasportati a Bologna dove verranno appoggiati a dei cavalletti in maniera da posizionarli a un altezza di circa 18 metri.

Dopo l'allarme per un'anomala torsione della struttura, da alcuni mesi la torre della Garisenda è a rischio crollo. Immediatamente è stata chiusa la torre degli Asinelli, la torre più alta e quella dove i turisti possono salire, per evitare eventuali incidenti. La posizione dei tralicci - che sono modulari e quindi adattabili - dovrebbe essere tale da contrastare i movimenti della torre nelle direzioni est-ovest e nord-sud. La collocazione ipotizzata dei tralicci è uno contro Palazzo Strazzaroli e l’altro in direzione Via Zamboni: la distanza fra la torre e i cavalletti sarebbe nell’ordine di poche decine di metri. 

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