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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Lotta al gioco d'azzardo: sale slot e macchinette vietate a meno di 500 metri dai luoghi sensibili

"Il voto dimostra che la politica può davvero fare squadra davanti a un obiettivo condiviso come quello del contrasto all’azzardopatia", afferma Montalti

Le sale da gioco, le sale scommesse e le macchinette slot non potranno trovarsi ad una distanza inferiore a 500 metri -calcolati secondo il percorso pedonale più breve- da scuole di ogni ordine e grado, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali di tipo sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori. Il limite sarà immediatamente obbligatorio per le sale di prossima apertura e per le slot di nuova installazione. Per le macchinette esistenti varrà dal momento del rinnovo del contratto, della stipulazione di un nuovo contratto con un differente concessionario, o dell’installazione dell’apparecchio in altro locale. Mentre per le sale da gioco esistenti sarà la Giunta a stabilire con una propria delibera (da emanare entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge) modalità e tempistiche per l’entrata in vigore del vincolo.

“È quanto stabilisce un emendamento al Testo Unico sulla Legalità che, dopo un lavoro approfondito e collegiale abbiamo approvato mercoledì mattina - spiega Lia Montalti -. L’emendamento, così come la legge su cui insiste, ha trovato l’accordo tra forze di maggioranza e opposizione: un messaggio forte di condivisione rispetto alle azioni che come Regione abbiamo messo in campo per il contrasto al gioco d’azzardo”. “Il Testo Unico sulla Legalità affronta anche il fenomeno dell’usura correlata al gioco d’azzardo patologico e stabilisce la negazione del patrocinio per quegli eventi che ospitano o pubblicizzano attività che, benché lecite, sono contrarie alla cultura dell’utilizzo responsabile del denaro o che favoriscono o inducono la dipendenza dal gioco d’azzardo patologico. Continua dunque l’impegno della nostra Regione sul fronte del contrasto al gioco d’azzardo e all’azzardopatia - prosegue la consigliera regionale Pd - anche per dare risposta a un fenomeno sempre più diffuso e radicato. Si stima infatti che in Emilia-Romagna nel 2015 siano stati spesi per il gioco d’azzardo 1800 euro pro-capite”.

“Gli enti locali da tempo segnalano la necessità di poter disporre di strumenti più efficaci per porre limiti stringenti alla localizzazione delle sale slot, e delle macchinette, in particolare per tutelare le fasce più a rischio - ricorda Montalti -. Nell’aprile del 2015 abbiamo modificato la legge regionale 5, andando a rafforzare gli strumenti di vigilanza e controllo in capo alle Amministrazioni comunali sul fronte della disciplina edilizia, consentendo quindi un controllo più rigoroso sui processi che interessano gli immobili coinvolti in queste attività. Con questa nuova disciplina diamo ai Comuni un ulteriore strumento per poter intervenire. Il voto dimostra che la politica può davvero fare squadra davanti a un obiettivo condiviso come quello del contrasto all’azzardopatia”.

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