La Regione e il Comune di Cesena non possono restare a guardare mentre una sala scommesse escogita uno stratagemma per aggirare le norme sulla legge contro l’azzardopatia
La storica agenzia si trovava a 370 metri da un luogo sensibile, il titolare ha aguzzato l'ingegno per rientrare nei parametri della legge regionale anti-ludopatia
"Si tratta di un risultato positivo - annuncia il consigliere regionale Lia Montalti, prima firmataria del provvedimento - con cui rafforziamo il nostro impegno per contrastare il rischio della dipendenza"
E' quanto assicura l’assessore regionale al Commercio, Andrea Corsini, spiegando che martedì la Giunta ha approvato una delibera che "ha il solo scopo di chiarire alcuni punti della norma che rischiavano di generare problemi e confusione"
Il vicepresidente Sapar: “Non c’è alcuna proroga, a differenza di quanto sostiene il consigliere Bertani del Movimento 5 Stelle, ma è stata chiesta per salvaguardare imprese e dipendenti
Lo spiega l’Assessore alle Politiche di qualificazione urbana Orazio Moretti nel consiglio comunale di giovedì, in risposta all’interpellanza della consigliera Claudia Ceccaroni (M5S)
A non permettere la sua apertura, nonostante i lavori fossero già avanzati, è stato il regolamento comunale che vieta alle sale da gioco di operare vicino a luoghi ritenuti sensibili
Nel caso di inosservanza del divieto di sospensione dell’attività, se l’esercizio ad esempio non rispetta la distanza dei 500 metri da luoghi sensibili (come le scuole), ha spiegato lo stesso Zoffoli, “è prevista una sanzione da 5mila a 9mila euro”
Sospendere per sei mesi gli ordini di chiusura notificati alle sale da gioco non in regola con le distanze minime dai luoghi sensibili indicate dalla legge regionale: è quanto chiede Astro
Bertani (M5s), nel ribadire che “l’obiettivo della legge è difendere i cittadini da un’offerta pervasiva di gioco d’azzardo, anche attraverso la prevenzione”, ha dichiarato che “la norma regionale non deve essere messa in dubbio”.