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Cronaca

Il pasticcio della maturità: "Dovrò fare un esame diverso dai miei compagni, senza scritti, mi sento discriminata"

La delusione di una studentessa dell'Einaudi di Viserba, residente a San Mauro Pascoli: "Esame stravolto, con la sola prova orale. Ma non ho avuto danni o problemi, non voglio essere "esentata" dalle prove"

Notte prima degli esami. Ma non per tutti. Mercoledì 21 giugno si aprono gli esami per sostenere la maturità, con la prima prova scritta, ma c’è chi pur ammesso non potrà sostenere le prove standard assieme al resto dei compagni di classe. E’ il singolare caso che sta coinvolgendo alcuni studenti residenti in comuni della provincia di Forlì-Cesena e che frequentano istituti scolastici in provincia di Rimini. Essendo inseriti in un comune dichiarato “alluvionato” gli studenti hanno il diritto di sostenere solamente la prova orale, anche se non si sono avuti danni alla propria abitazione, oltre che al proprio edificio scolastico che figura su un territorio addirittura di un’altra provincia.

A raccontare l’episodio sono i genitori di una studentessa dell’Istituto Einaudi di Viserba. In questo caso la famiglia risulta residente nel Comune di San Mauro Pascoli. La studentessa, che ha frequentato la classe quinta con indirizzo Grafico pubblicitario, vorrebbe sostenere l’esame completo insieme ai suoi compagni. Tra l’altro è l’unica della sua classe che si trova in questa condizione. Ma a 48 ore dalla prova scritta, nonostante la posizione netta della studentessa, la situazione non è stata risolta. Perciò niente esame scritto: “E’ una situazione discriminatoria – denunciano i genitori della studentessa -, nostra figlia vorrebbe sostenere gli esami esattamente come tutti gli altri suoi compagni, ma non potrà farlo”.

Alla studentessa è stato richiesto dalla scuola di compilare un’autocertificazione, in cui conferma la residenza nel comune “alluvionato”, ma il documento è stato modificato, spiegando la precisa volontà. “Alla nostra posizione non ha fatto seguito alcuna risposta – spiegano i genitori -, per cui alla fine si sta generando un disagio anziché un beneficio, perché nostra figlia che ha la media del 9 in grafica, una delle prove scritte, si ritrova ora ad abbandonare la preparazione, per un’unica prova orale diversa rispetto alla prova d’esame standard”.

Nell’evolversi del caso, la studentessa lo scorso 14 giugno aveva presentato anche un esposto alla stazione dei Carabinieri di San Mauro Pascoli. “La mia volontà – si legge nell’esposto -, è quella di effettuare entrambe le prove d’esame, unitamente alla mia classe, in quanto sarei l’unica a essere esentata, e non voglio usufruire di questo “eventuale” beneficio a noi concesso”.

“Con il presente esposto – ha proseguito la studentessa -, non chiedo alcuna punizione o provvedimenti, ma solamente di essere ammessa a entrambe le prove d’esame e non usufruire di quello che viene definito come un “diritto” nell’ordinanza ministeriale. Ovviamente in cui tale sia un obbligo mi rimetto alle disposizioni, ma chiedo di essere dotata di tutta la documentazione ministeriale e statale prevista. Stante l’urgenza chiedo di avere una risposta, per iscritto, entro e non oltre il 17 giugno”. Ma a 48 ore dall’esame la famiglia specifica che tutto è rimasto immutato senza risposte esaustive.

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