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Cronaca Borello

"Altro che torrente, il Borello si è mangiato tre metri di argine. Si rischia di tornare sott'acqua"

"Argini franati, alberi piegati, terra e sassi che vanno a finire giù a Cesena, nel fiume Savio, e che poi finiscono tutti sotto il ponte della ferrovia". A commentare così il torrente Borello è Graziano Castiglia

"Argini franati, alberi piegati, terra e sassi che vanno a finire giù a Cesena, nel fiume Savio, e che poi finiscono tutti sotto il ponte della ferrovia". A commentare così il torrente Borello è Graziano Castiglia, cittadino attivo che si muove nella città segnalando cosa non funziona e cosa si dovrebbe migliorare. Questa volta è andato a Borello, dove si trova il campetto da calcio e a fianco del torrente. "Altro che torrente, il Borello è un fiume vero e proprio ormai - afferma Castiglia che ha girato vari video postati poi sui Social - Si è mangiato tre metri di argine e anche adesso, che siamo in secca, c'è tantissima acqua. Scriverò al direttore generale della Protezione Civile dell'Emilia Romagna perché bisogna fare delle dighe altrimenti qui si torna nuovamente sott'acqua. Bisogna fare una diga a Quarto e una più giù, prima della città. Servono per evitare gli allagamenti e per dare acqua all'agricoltura. Se non si fa nulla, poi è normale che tutto il materiale scenda a valle e faccia tappo al ponte della Ferrovia che non si può incolpare di nulla, nemmeno che sia basso perché è stato costruito nel 1861 quando ancora il fiume Savio non era arginato. Allora il suo dovere lo faceva e lo faceva bene. E' adesso che sono cambiate le cose e quindi bisogna intervenire a monte". 

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