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L'angolo del tifoso. Un Cesena a testa alta cede tre punti all'Inter

Il Cesena se ne torna a casa a testa alta dopo aver condotto un primo tempo ad alti livelli, chiudendo per lunghi tratti una Inter sterile e poco organizzata che, si è fatta notare solo per una conclusione al volo dell ex Yuto Nagatomo

Il Cesena se ne torna a casa a testa alta dopo aver condotto un primo tempo ad alti livelli, chiudendo per lunghi tratti una Inter sterile e poco organizzata che, si è fatta notare solo per una conclusione al volo dell ex Yuto Nagatomo (osannato a lunghi tratti dalla curva ), su traversone di Maicon, finendo alto  e, per un tiro da fuori del principe Milito, che però non trova i 3 legni. I Romagnoli dal canto suo, non riescono a scaldare le mani all’ infreddolito portiere nerazzuro, ma comunque dettano legge a centrocampo imbastendo un ottimo fraseggio di palla e sono ammirevoli nelle verticalizzazioni.

Non riuscendo a penetrare, provano con tiri da fuori: il primo al settimo minuto con Ceccarelli e il secondo, poco dopo con Parolo, in nessuno dei casi però, le conclusioni finiscono nello specchio. La prima parata avviene al 33° quando Mutu, raccoglie palla a centrocampo, salta un uomo e apparecchia per Candreva che esplode un destro dai 25 metri, Julio Cesar para in tuffo.

I secondi 45 minuti sono più pimpanti e già all’ 8vo minuto sempre il rumeno offre un palla precisa a Eder che però scaglia contro a Obi, appena entrato. I bianconeri, non perdono la loro lucidità e continuano a spingere, Parolo, uno dei migliori, prova il tiro a rete, respinto ancora una volta dall’estremo difensore nerazzuro e, sugli sviluppi Ceccarelli prova a trovare la via della rete, ma Nagatomo fa muro e sventa la minaccia.

Il patatrac accade al 18: Lauro stende un giocatore nerazzuro all limite dell’area, Maicon raccoglie palla e disegna un traversone diretto sulla testa di Ranocchia che salta da solo e insacca. Concorso di colpa tra il difensore Ceccarelli e il portire Antonioli, il primo non ostacola minimamente il gigante nerazzuro, il secondo non esce su cross a rientrare nell’area piccola. L’inter è in vantaggio e il popolo del Manuzzi si azzitisce.

Scorrono i titoli di coda, ma prima della parola fine Ghezzal regala applausi a Julio Cesar, che blinda il risultato con una parata degna del suo nome su perfetta esecuzione dell’ attacante bianconero che si dispera.
I ragazzi hanno giocato bene e hanno retto contro una squadra non all’ altezza del proprio nome, ma i problema è sempre lo stesso: mancano le conclusioni a rete e, con squadre di questo calibro, basta una palla per perdere. Arrigoni ora dovrà centrare il risultato a Bergamo, tra due giorni, per non abissarsi ulteriormente in classifica. Il tempo stringe!
 
Intanto continua lo sciopero del tifo da parte delle WSB, indicando con uno striscione posto all’interno della curva la scriita: TESSERATO SERVO DELLO STATO.
 

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