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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Calcio, l'Eccellenza riparte col nuovo format. C'è la Savignanese, Campedelli: "Torneo molto particolare, una serie D come valore"

L'INTERVISTA - "Bisognerà capire quale sarà la tenuta fisica e soprattutto mentale che avrà chi scenderà in campo"

Ci siamo: domenica ritorna il campionato di Eccellenza. Dopo la sospensione fino a data da destinarsi della Lega Nazionale Dilettanti, di seguito al dpcm del 24 ottobre scorso, il campionato al quinto livello della piramide calcistica italiana ricomincia con un nuovo format. Le undici squadre della nostra regione che hanno scelto di ripartire comporranno un unico girone, con sfide di sola andata, da concludersi entro fine giugno. Nessuna retrocessione, neanche per le società che hanno scelto di non scendere più in campo dopo la sospensione. Delle undici formazioni, tre le romagnole: Del Duca Grama, Alfonsine (per la provincia di Ravenna) e Savignanese, unica rappresentante della provincia di Forlì-Cesena. E proprio l'allenatore della squadra gialloblù, Nicola Campedelli, si è espresso su quello che sarà un torneo con una modalità davvero difficile da rivedere in futuro. 

Mister Campedelli, che effetto le fa cominciare da zero il campionato il 18 aprile?
"Prima considerazione, sicuramente c'è grandissima voglia, grandissimo entusiasmo, perché riprendere una partita ufficiale dopo sei mesi sicuramente è motivo di entusiasmo e di voglia a ributtarsi nella mischia. Poi ovviamente ci sono le incognite di una situazione anomala come questa... tutto però deve essere sorretto dalla voglia di riprendere".

Non giocando una partita ufficiale da ottobre, com'è la condizione dei suoi ragazzi?
"Dal punto di vista fisico, noi comunque non abbiamo mai cessato l'attività, dovendo fare un lavoro individuale o di squadra, non più di 2-3 giorni a settimana, più o meno ci siamo tenuti attivi. Ovviamente c'è l'incognita della partita, perché è quella che fa la differenza e che bisogna riuscire a gestire. In questo periodo di preparazione a questo torneo, chiamiamolo così perché non è un campionato, non abbiamo neanche potuto fare amichevoli, quindi testare la condizione psicofisica. Però ripeto, su tutto c'è la voglia di tornare in campo e tornare a ritrovare la situazioni che dà la partita".

Vista la nuova formula, con sole 11 squadre e gara unica, pensa che ci possa essere qualche sopresa per la lotta al primo posto?
"E' un torneo molto particolare, che premia solo la prima classificata, non ha retrocessioni... è praticamente una serie D come valore, perché tutte le squadre che hanno aderito sono tutte estremamente competitive e ricche di giocatori importanti, quindi sarà particolare, poi sono d'accordo con te che in un situazione strana, non consueta, potrebbero emergere anche delle sorprese. La competitività è alta, il tempo poco, basta pochissimo... per dire, le ultime cinque partite si giocheranno nelle ultime due settimane: un mezzo infortunio in questa situazione o un caso Covid complicherebbe il campionato. Bisogna vivere alla giornata, essere entusiasti per l'opportunità che ci è stata data e dare tutto per fare il meglio possibile".

La Savignanese ha le armi per la lotta alla vetta?
"Noi abbiamo cambiato tanto, soprattutto nel reparto offensivo, dove avevamo delle certezze come Casadei e soprattutto Longobardi. Ora invece abbiamo puntato più su giocatori talentuosi o delle scommesse, ragazzi che hanno secondo noi le capacità per imporsi, ma vengono da categorie inferiori, quindi è sicuramente un altro approccio. Crediamo nei ragazzi che abbiamo preso, pensiamo possano darci una mano, però dobbiamo vedere quanto velocemente riescano a concretizzare il loro talento in questa categoria. Nel reparto difensivo e a metà campo invece non abbiamo cambiato praticamente nulla, quindi da quel punto di vista abbiamo anche un po' di continuità".

Dato che non ci sono retrocessioni e l'unica posizione per la promozione è la prima, pensa che ci potrà essere più spettacolo in campo, con le squadre più invogliate a fare la partita e a giocarsela a viso aperto?
"Credo di sì, ci può essere più spensieratezza da quel punto di vista. L'opportunità che le società ci hanno dato, perché su 43 solo 11 hanno aderito, darà ancor più carica ai ragazzi per giocarsi al massimo tutte le loro chances".

Voi cominciate con la trasferta di Castenaso. Che partita si aspetta da parte di entrambe le squadre?
"Loro sono una di quelle squadre che punta sicuramente a vincere, molto esperta, che nel reparto offensivo ha giocatori di comprovata efficacia. Sicuramente sarà un impegno molto difficile, però il nostro imput è quello di andarcela a giocare e di cercare al massimo di esaltare le nostre qualità, come faranno gli avversari. Mi auguro che nasca una partita bella e piacevole da quel punto di vista, sempre con l'incognita di un match giocato dopo sei mesi, quindi bisognerà capire quale sarà la tenuta fisica e soprattutto mentale che avrà chi scenderà in campo".

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