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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Ippodromo, si avvicina la finalissima del Tomaso Grassi Award 2022

Accattivante e collaudato il format con dieci top driver in pista nel solco tracciato da leggende del livello di Edy Gubellini, Giuseppe Pietro Maisto e Luciano Bechicchi

Il gran giorno si avvicina a grandi passi, martedì 23 agosto all’ippodromo del Savio andrà in scena uno degli appuntamenti più attesi dell’ippica italiana, la Finale del Tomaso Grassi Award 2022. Accattivante e collaudato il format con dieci top driver in pista nel solco tracciato da leggende del livello di Edy Gubellini, Giuseppe Pietro Maisto e Luciano Bechicchi,  vincitori della prima ora di un challenge ideato e via via reso più accattivante dalla passione e competenza dell’ingegnere Tomaso Grassi.

L’edizione 2022 rappresenta un ideale spartiacque tra tre generazioni di guidatori, quella storica rappresentata dal classe 1963  Roberto Vecchione e dai  suoi innumerevoli successi classici alle redini di campioni leggendari come Ringostarr Treb, Nesta Effe, Zacon Giò ed il giovane Bleff Dipa, nonché da Antonio Greppi 56 enne fiorentino, il catch per antonomasia che dagli Anni ‘90 ad oggi ha saldamente occupato la top ten nazionale non disdegnando vittoriose digressioni classiche e partnership di rilievo con soggetti del calibro di Amon You Sm, Una Bella Gar e Urlo Dei Venti, il campione di casa Simonelli con cui partecipò anche al Gran Prix D’Amerique. Precoce driver venuto alla luce nel 1975, Alessandro Gocciadoro è uno dei nomi più noti nel trotto d’ogni continente, che da Bordeaux As a Crow Lg ed Erie Grif nei primi anni 2000, sino agli attuali Vivid Wise As, Vernissage Grif e Vitruvio, ha forgiato campioni in stretta collaborazione con papà Enrico, mentre Antonio di Nardo, si è imposto bruciando letteralmente le tappe a dispetto del permesso di guida ottenuto tardivamente, ora è il capolista nazionale ed è destinato a segnare, assieme a Gocciadoro, questi lustri di trotto tricolore  grazie anche ai campioni che gli affida Gennaro Casillo, artefice dei tanti successi ottenuti con Akela Pal Ferm e con l’ultimo grido Dragonski.

Gli Anni ‘90 hanno dati i natali al nuovo corso, quello dei campani Vincenzo Gallo e Francesco Tufano, quest’ultimo campione uscente ed ai siculi Giuseppe Porzio, Manuel Pistone e Tommaso Gambino, entusiasti esponenti della next generation, tutti impegnati anche nel training mattutino i cui frutti spesso si declinano in vittorie sule piste di tutta la penisola. The last but not least il mito Joseph, Jos Verbeeck, “le diable belge” che unisce carisma a talento, grinta ad istinto e che giunto al passo d’addio torna a Cesena a rinverdire i fasti di Campo Ass, portato due volte al successo nel Campionato Europeo, solo due delle innumerevoli vittorie classiche sulle quali spiccano ben 4 Gran Prix D’Amerique.

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