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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Ippica, ai raggi X i dieci driver che saranno protagonisti del "Tomaso Grassi Award Superfrustino"

Martedì 22 agosto sotto le stelle del cielo romagnolo, andrà in scena al Savio uno degli appuntamenti più attesi dell’estate ippica

Martedì 22 agosto sotto le stelle del cielo romagnolo, andrà in scena al Savio uno degli appuntamenti più attesi dell’estate ippica, la finale del Tomaso Grassi Award – Superfrustino, dedicato dal 2019 all’ingegner Tomaso Grassi, appassionato ed indimenticato presidente di Hippogroup Cesenate scomparso nel dicembre del 2018, che della kermesse è stato l’ideatore. Nomi altisonanti compongono un Albo D’Oro che premiò per primo Edy Gubellini, era il 1995  e da allora si sono susseguiti i quattro successi di Enrico Bellei, i tre di Alessandro Gocciadoro, il curioso ex aequo tra Pietro Gubellini e Giampaolo Minnucci, la  spettacolare doppietta di Gabriele Gelormini, l’unica ma indimenticata magia del prematuramente scomparso Roberto Andreghetti e i sorprendenti primi piani di giovani emergenti come Francesco Tufano e Tommaso Gambino, che negli ultimi 2 anni hanno consacrato in Romagna i loro talenti con giovanile entusiasmo.

Dieci i finalisti, con una formula che negli anni è mutata sino a premiare con il pass diretto all’evento conclusivo i migliori tre driver della classifica 2022, i quattro vincitori delle rispettive manche di qualificazione e i due migliori secondi classificati, offrendo una wild card ad uno dei driver più emblematici del trotto europeo, il francese

Matthieu Abrivard. Corse disputate 6.990 vittorie 1.093 sarà proprio la guest start della kermesse ad aprire il sipario virtuale e la presentazione dei 10 concorrenti, con il classe 1985 precoce vincitore di tutte le più importanti prove del trotto transalpino e di un Frustino D’Oro come leader nel 2021 sia al montée, il trotto montato tanto in voga Oltralpe dove si è affermato ben 5 volte nella prova più emblematica, Gran Prix de Cornulier, che al sediolo con partner di rilievo come Vivid Wise As, l’italiano mattatore tra gli altri di Prix de France e Criterium de Vitesse, Un Mec D’Heripre e Enino de Pommereux.

Da un francese purosangue ad un campano soprannominato il “Francesino”, Mario Minpoli Jr, Corse disputate 15.774 vittorie in Italia 2.172, erede di una famiglia da sempre nell’ippica, ha legato il suo nome a campioni del calibro di Lorenz Del Ronco, Capital Mail, Collier sino alla giovane promessa Eloida, forgiati con la professionale partnership di papà Salvatore e dei fratelli Ferdinando e Vincenzo, formano i componenti dell’affiatato Team Minopoli.

Seconda finale in carriera per Maurizio Cheli, classe 1972, corse disputate 8.842 vittorie 828, cresciuto a pochi metri dall’Arcoveggio, è tra i catch driver più richiesti sulla piazza felsinea, nella sua carriera è stato partner di classe per prima serie come I Am Grif, Leben Rl, Est West e più di recente del bisbetico Cosmo Spritz con il quale ha riportato vittoriosamente il padovano Gran Premio Elwood Medium.

La scuola campana è fiorente ed all’ippodromo di Agnano si è formata la grande professionalità di Vincenzo D’Alessandro Jr, corsa disputate 14.710 vittorie 1.334, che il grande Salvio Cervone soprannominò Manine Dolci per la rara sensibilità alle redini, mani dalle quali sono maturati campioni del calibro di Ampia Mede Sm, la giumenta più forte del trotto europeo ora in Francia e l’eccellente Violetto Jet.

Il catch per eccellenza, uno dei più bravi in assoluto è Federico Esposito, corse disputate 6.929 vittorie 1.150, il partner di Timone Ek, Zaccaria Bar e tanti campioni che dalla scuola di papà Sergio è cresciuto agli ordini di Edy Moni assurgendo alla notorietà grazie ai buoni uffici di Alessandro Gocciadoro ed Erik Bondo per i quali è stato ed è ora un punto di riferimento nei trial e nelle lunghe trasferte, spesso affrontate nelle vesti di turfman a tutto raggio.

La tradizione familiare è spesso il primo sprone per intraprendere una professione, ma trovare due fratelli in finale è quanto meno singolare, trattasi di Gaetano di Nardo, corse disputate 24.815 vittorie 3.189 e del fratello Antonio, corse disputate 12.995 vittorie 3002. Questi dati racchiudono passione, talento, uno stile partenopeo distintivo e tanti, tanti successi, dalla routine alle prove di vertice, con un incredibile match, tra Orsia e Olona Ok nel race off del campionato Europeo 2015 che gli appassionati non possono dimenticare, come non si possono dimenticare il Derby di Charmant de Zack del giovane Antonio e un Lotteria sorprendentemente vinto da Italiano con Gaetano alle redini.

Il nome nuovo del T.G.A 2023 è Giuseppe De Filippis, corse disputare 3.631 vittorie 451 pugliese purosangue ma con attività prevalente nelle Marche e incursioni spesso vittoriose in Romagna, come quella che gli ha schiuso  le porte della finale del Superfrustino, alle redini del suo campione, il sei anni Back On Top, con il quale è salito sul podio tarantino del Due Mari aspirando ad un posto nel Campionato Europeo.

Il tifo delle tribuna, lato emiliano, sarà per Andrea Farolfi, corse disputate 14.541 vittorie 3013, un compendio di classe cristallina, sagacia tattica e riconosciuta correttezza, con un curriculum invidiabile ed una presenza fissa nella top five nazionale da almeno tre lustri, senza dimenticare il feeling con il Giovanardi,  gruppo 1 vinto tre volte con  Dimitri Ferm, con cui ha poi si è ascritto Nazionale e Derby, Unno Del Duomo e Tresor Zs e partnership di successo con trainer come Mauro Baroncini, Walter Zanetti e Andrea Sarzetto.

Classe 1963, anno di grazia per le redini lunghe, Roberto Vecchione  Corse disputate 24.434 vittorie 5549, torna al Superfrustino dopo un repechage, portando in dote classe cristallina, una freddezza che non  ha pari ed un curriculum davvero invidiabile. Non c’è  corsa classica, nel variegato calendario italiano, che non porti nel suo Albo D’oro il nome di questo aversano che dopo una lunga gavetta è sbarcato a nord-est imponendosi come catch di valore sovvertendo le classifiche e portando al traguardo Algiers Hall, Bleff Dipa, Nesta Effe, Osasco di Ruggi, Zacon Gio, questi ultimi ambasciatori del trotto italiano all’estero e tutti con il comune denominatore rappresentato dall’allenatore Holger Ehlert, teutonico che tanto lustro ha regalato al trotto nazionale.

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