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Commenti (1)

  • Vorrei rispondere al post pubblicato dal nostro Sindaco circa il provvedimento assunto da una parrocchia della nostra città perché avrebbe sospeso dall'attività di educatore un ragazzo per avere pubblicato una foto in cui baciava una persona dello stesso sesso. Nel commento del Sindaco si legge : " pensavo che il medioevo fosse oramai alle nostre spalle... ", definendo quanto accaduto come discriminatorio nei confronti del ragazz*. Orbene, il ragazzo in questione, non è stato sospeso perché omosessuale; ergo, non vi è stata discriminazione alcuna.
    Il ragazzo è stato sospeso perché, appunto, essendo un educatore Parrocchiale, ha reso esplicito un comportamento non conforme alla Parola di Dio, di cui il giovane, auspico per libera scelta, era testimone, in quanto educatore Parrocchiale. L'omosessualità è una condizione da non condannare mai, ma se vuoi essere testimone della Parola di Dio, devi essere consapevole dei valori che essa trasmette, la dottrina cattolica, vivendo tale condizione non già nel nascondimento, ma consapevole di non voler trasmettere messaggi contrari all'insegnamento di Nostro Signore. Il medioevo è stato un periodo che sotto il profilo spirituale è stato tutt'altro che buio come erroneamente pensano taluni; per citare un esempio di una grande figura della nostra cristianità, vissuta in quel periodo, basti ricordare San Francesco d'Assisi.
    È una questione di coerenza alla missione cui ciascuno di noi è chiamato. Per esempio, il poliziotto che, benché libero dal servizio postasse una foto in cui fuma cannabis... beh, meriterebbe qualche riflessione critica.
    Grazie per l'attenzione.
    Klaus Rossi

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