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L'ex pornostar mette la firma anche su un vino: "I fiori? Sono démodé, meglio una buona bottiglia"

Molto attiva a Cesenatico in questa estate l'ex pornostar Selen che dopo aver lanciato nelle scorse settimane un gelato a lei dedicato, mette la firma anche su un vino ribattezzato "Selengiovese"

Molto attiva a Cesenatico in questa estate l'ex pornostar Selen che dopo aver lanciato nelle scorse settimane un gelato a lei dedicato, mette la firma anche su un vino ribattezzato "Selengiovese". Oggi Luce Caponegro è una imprenditrice nel campo dell'estetica e del benessere.

IL VIDEO - "Il vino la mia grande passione"

Un Sangiovese di Bertinoro, un Cuvee bianco da uve chardonnay e un “passerina” Brut. Tre proposte da tre vitigni autoctoni per veri “winelovers” che, oltre all’amore per Bacco, coltivano anche la passione per Venere. A creare questa nuova linea enologica - presentata venerdì mattina nell’elegante terrazza dell’hotel Internazionale di Cesenatico - è stato il giovane imprenditore ravennate Giulio Petronici che, per lanciare il nuovo vino, si è affidato a Selen, simbolo della sensualità e della trasgressione più elegante, personaggio iconico dell’era analogica, oggi come ieri la “donna dei desideri” di molte generazioni. 

Il Selengiovese

Si parte con un rosso poderoso ottenuto con sole uve Sangiovese della sotto-zona di Bertinoro. La seconda proposta è un Cuvee Bianco ottenuto in prevalenza da uve chardonnay e da una piccola cuvée di vitigni aromatici. Infine, un Passerina al 100% spumantizzata e proposta in versione Brut. I vini sono stati selezionati, dopo il rito dell’assaggio, da Luce Caponegro, icona sexy dello scorso millennio ed oggi influencer molto richiesta nel mondo della bellezza. 

Elegante, sfrontata, sempre autentica nel suo approccio alla vita, il suo vino è un omaggio alla sua bellezza ancora intatta, al ricordo vibrante di una Dea in carne ed ossa che, con il coraggio di Giovanna d’Arco, ha sfidato censure e tabù contribuendo - in un’Italia ostaggio del perbenismo e dell’ipocrisia - ad alzare l’asticella del comune senso del pudore. Intensa come un vino rosso, frizzante come un bianco perlato, Selen - grazie ad un talento naturale per l’assaggio - ha deciso di produrre un vino tutto suo. “Gli omaggi floreali, per quanto galanti, sono ormai démodé - spiega Luce - oggi, anche per noi donne, credo non esista miglior regalo di una buona bottiglia di vino. E’ un pensiero che racchiude in sé dichiarazioni d’amore, d’amicizia e di stima. Perché, regalando vino, si dona un’emozione, un ricordo che si spera immortale. Che la destinataria sia moglie, madre, sorella, amante, fidanzata, amica, collega poco importa. Regalare del buon vino ad una donna resta sempre un gesto di grande eleganza”.

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