Due anni senza Raoul Casadei, il figlio: "Starai sicuramente sorridendo". Avanza il liscio come patrimonio Unesco

Due anni senza il re del liscio, il 13 marzo 2021 moriva stroncato dal covid Raoul Casadei. Ed oggi, lunedì 13 marzo 2023 è stata una giornata di ricordi. Chissà dove sei.. Da qualche parte con la tua pipa... Sicuramente starai sorridendo.. Perché oggi splende il sole", ha scritto il figlio Mirko Casadei che ha raccolto la sua eredità.

"Sento la nostalgia del passato… Raoul sempre con noi", ha scritto sui social il Cesena calcio, sono solo alcuni dei pensieri dedicati in questa giornata a Raoul Casadei. Il mito del re del liscio si è consolidato sempre di più negli anni, nel 1974 la prima partecipazione a Sanremo, l'eredità di Raoul da oltre venti anni va avanti grazie al figlio Mirko e la sua Popular Folk Orchestra. La famiglia ha lanciato un appello per far sorgere un monumento che lo ricordi nella sua Romagna, tra Gatteo e Cesenatico. Intanto è tornata prepotentemente d'attualità la candidatura del liscio come patrimonio dell'Unesco, rilanciata da una mozione bi-partisan in Regione.

"Chiediamo alla Giunta di sostenere presso il Ministero della Cultura, la candidatura del ballo liscio emiliano-romagnolo in tutte le sue forme e latitudini come patrimonio immateriale dell'umanità tutelato dall’Unesco a promuovere, anche attraverso bandi, finanziamenti e iniziative culturali, la diffusione del ballo liscio soprattutto tra i giovani; a valorizzare il ballo liscio come patrimonio culturale del territorio emiliano-romagnolo attraverso i portali web ufficiali, sia informativi sia turistici, della Regione e con la collaborazione degli enti locali". Questa è la richiesta contenuta nella risoluzione presentata da alcuni Consiglieri di Gruppi diversi, tra cui il Consigliere regionale Massimo Bulbi, e approvata in Assemblea legislativa.