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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica Verghereto

Verghereto verso le comunali, "Comune piccolo ma elezioni importanti per molti motivi"

Fiorenzo Rossetti, ex candidato alla Presidenza del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, interviene sulle prossime elezioni comunali

"Da ex candidato alla Presidenza del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi e competente nelle politiche e gestione dei Parchi, mi permetto di intervenire nel confronto politico per la poltrona di Sindaco nel Comune di Verghereto, che forse sta passando troppo in sordina. Perché mai i cittadini del territorio romagnolo dovrebbero interessarsi alle elezioni di un Comune di meno di duemila anime posto su un monte all’estremità della Regione?". Lo afferma Fiorenzo Rossetti sulle prossime elezioni comunali a Verghereto.

"Le ragioni sono diverse e tutte interessanti. Prima di tutto deve prevalere la visione di un territorio, di una rete di cittadini che con le loro differenze storiche, culturali, sociali e di luoghi di vita altitudinalmente diversi, formano un mosaico eccezionalmente raffinato chiamato Romagna. Questa identità deve prevalere sull’egoismo, l’isolazionismo e la politica dei “due pesi e due misure”. Occorre uno scambio bidirezionale di aiuto reciproco tra queste due realtà. Vi è poi da considerare la famosa “Teoria del caos”. Se è vero che un battito d’ali in un luogo può far scatenare un uragano in un altro luogo e anche a grande distanza, allora questo ci dovrebbero spingere a capire che siamo tutti interconnessi, sia a scala locale che globale, tanto da indurci a porre interesse anche a quello che è apparentemente fuori dai nostri confini mentali territoriali, che può avere ripercussioni dirette in termini positivi o negativi a seconda della gestione di questi luoghi. L’andamento delle elezioni comunali a Verghereto ha sicuramente riflessi sulla vita economica, sullo stato dell’ambente e qualità della vita anche di chi abita e lavora in pianura, lontano da questo luogo. Nell’alto Appennino Cesenate si possono ancora (è in corso una valutazione per dire “per quanto tempo”) alcune risorse importanti e inderogabili dalla vita di ogni cittadino romagnolo e anzi di questo pianeta. Le risorse presenti in questo territorio montano e legate ai boschi (fornitura di ossigeno e assorbimento di CO2), all’acqua potabile e alla biodiversità, sono primarie per l’uomo e la sua società e occorre fare bene attenzione a quale fazione politica si consegna il territorio in custodia. Vi è poi un’altra ricchezza, legata alle tradizioni, alla cultura e al modo di vivere di queste terre alte. Elementi che vanno preservati come memoria e come esempio di gestione e modello educativo anche per le genti di pianura. Elementi che necessitano, nell’epoca dell’economia globalizzata del XXI secolo, di un aiuto delle genti di pianura per non disperdere questi valori e risorse e per incentivare attività lavorative e stabilizzare giovani famiglie sul territorio montano".

"Da una parte abbiamo la candidatura del Sindaco uscente Enrico Salvi, appoggiato dalla destra, mentre dalla parte opposta “Prospettiva Comune”, una lista civica  guidata da Giancarlo Bucherini. Semplificando di molto, appare che la lista di Salvi rappresenta più l’anima dei cittadini legati alle attività forestali e venatorie e quella di Bucherini alle attività turistiche della zona. Potrei soffermarmi ad analizzare l’intero programma elettorale dei due contendenti, che presenta notevoli somiglianze per quanto riguarda la tendenza ad isolarsi dal resto delle altre amministrazioni pubbliche e al voler accaparrare funzioni e gestioni di servizi (mancando di capire il senso delle competenze date dalla norma), ma mi concentrerò sugli aspetti gestionali dell’ambiente naturale a me più congeniali. Il dato sconfortante che accomuna gli schieramenti è che entrambi dichiarano il loro no deciso al Parco. Dal Sindaco uscente abbiamo visto una politica senza filtri, schietta e onesta. Ricordo le sue esternazioni pubbliche sul desiderio di far fuori tutti i Lupi del suo territorio e da ultimo le sincere dichiarazioni verso i “cugini” della pianura, che definendoli sulla stampa “appestati”, erano stati esclusi tramite una ordinanza davvero discriminatoria, dall’ingresso al suo comune nella fase post lockdown (e fase raccolta prugnoli). Salvi poi ha interpretato politicamente la sua formazione professionale di “boscaiolo” alla guida di una importante ditta forestale e in questi ultimi cinque anni è innegabile l’aumento di prelievo di legname sul Monte Fumaiolo; un luogo che forse qualcuno ha dimenticato essere patrimonio europeo (un sito di Rete natura 2000) quando ha inviato le autorizzazioni ai tagli".

"La grande delusione - prosegue ancora la nota - risiede nella fazione sfidante. Un gruppo di giovani persone, strette attorno ad uno sconosciuto Bucherini (ma micologo), provenienti in parte da una associazione di volontariato che si occupa (pareva) di sentieri sul Fumaiolo. La loro politica sulla valorizzazione (e sfruttamento alla vecchia maniera, visto che ancora si parla in maniera mascherata di pale eoliche) dell’ambiente pare essere davvero in contrasto con le dichiarazioni di assoluta contrarietà ad un Parco. Una lista di sogni che non si legano a nessuna politica internazionale e nazionale sul tema della sostenibilità, difesa della biodiversità e mitigazione del cambiamento climatico. Non esiste la lotta tra cittadini di montagna e di pianura, l’isolamento e la riluttanza della politica di fronte a sfide ambientali complesse e assolutamente prioritarie. Vi è solo l’esigenza di formare una rete di soggetti pubblici, privati e di cittadini competenti e responsabili, che sappiano pensare globalmente mettendo avanti a tutto il bene comune. Pianura e montagna insieme, due organi di uno stesso corpo che per vivere devono essere interconnessi e saper scambiarsi bidirezionalmente beni, risorse e servizi. Ecco perché tutti dobbiamo interessarci un poco di più a quello che avviene a Verghereto e non essere solo frequentatori occasionali e distratti del territorio del Monte Fumaiolo".

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