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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Sicurezza stradale, Cesena Siamo Noi mappa le zone critiche: "Lotto Zero? Al momento non c'è nulla"

Secondo i consiglieri di quartiere di Cesena Siamo Noi "occorre proteggere le utenze deboli della strada con la costruzione di nuove ciclabili separate il più possibile dal traffico a motore"

I Consiglieri di Quartiere di Cesena Siamo Noi intervengono sul tema sempre molto attuale anche nel territorio cesenate, quello della sicurezza stradale. "Ancora troppi incidenti, talvolta molto gravi, affiggono le strade del nostro Paese. Anche se la causa è il mancato rispetto del codice della strada, occorre chiedersi se si sta facendo tutto il possibile per ridurre al minimo i rischi e indurre gli utenti  a un maggiore rispetto delle regole. I cittadini lamentato continuamente il passaggio a forte velocità di auto e di mezzi pesanti nei centri abitati e non solo. I velo ok installati di recente sono efficaci solo se presidiati (alcuni messi a bilancio, votati dai cittadini con Cartabianca 2019 ancora non sono installati): servono quindi più controlli da parte delle forze dell'ordine. Nelle zone pattugliate più di frequente, infatti, l’automobilista sarebbe indotto a rallentare e a rispettare obblighi e divieti. Non basta, occorre intervenire anche a livello infrastrutturale in un confronto costante con i cittadini che possono darci effettivo riscontro se la soluzione adottata sta funzionando o meno", sottolineano da Cesena Siamo Noi.  

"Attraversamenti rialzati, bande sonore, rotonde, piste ciclabili, segnaletica sempre efficienti e illuminazione dei punti con visibilità ridotta anche per nebbia sono fondamentali - sottolinea Csn- sono risorse spese bene anche se il loro fine non è quello di abbellire la città. Osservando il territorio cesenate ci sono diverse situazioni critiche. Di recente è stato posto il divieto di transito ai camion sulla via San Cristoforo. Questo divieto viene sistematicamente eluso dai camionisti che continuano a sfrecciare indisturbati e, come riferiscono i cittadini, senza un effettivo controllo da parte delle forze dell’ordine. Cosa devono pensare quei cittadini che in quei luoghi vivono un disagio perenne dovuto al traffico indotto dalla secante che termina su via San Cristoforo? E che per avere quei divieti hanno dovuto lottare e supplicare per anni? Problema simile anche nelle zone della centuriazione verso il mare: la presenza del casello autostradale, la mancanza di strade a scorrimento dirette a Cesenatico, la particolare conformazione delle strade centuriali e la diffusione dei sistemi di navigazione hanno di fatto aumentato nel tempo il flusso di veicoli su strade locali strette, traffico destinato ad aumentare con la costruzione del nuovo ospedale. La particolare caratteristica rettilinea, inoltre, ne facilita la percorrenza ad alta velocità col rischio di incidenti molto gravi: tra  queste strade ricordiamo la via Provinciale Sala, la via Capannaguzzo e le vie che si diramano dalla Cervese verso il mare.  Occorre intervenire per metterle in sicurezza e diminuire il transito di grossi dei mezzi pesanti (grossi Tir) lungo le strette vie della zona centuriata".

Secondo i consiglieri di quartiere di Cesena Siamo Noi inoltre "occorre proteggere le utenze deboli della strada con la costruzione di nuove ciclabili separate il più possibile dal traffico a motore e il miglioramento di quelle esistenti spesso a tracciato intermittente o prive di manutenzione. Ci sono sempre più nuovi insediamenti in quartiere di aziende senza adeguate strutture stradali, strade già oggi insufficienti a servire il traffico veicolare; andrebbero fatte prima le infrastrutture necessarie e dati i servizi adeguati per i residenti senza dimenticare il completamento del lotto zero, che permetterà di togliere dalle strade locali traffico pesante e a lunga percorrenza. Occorrono, infine, campagne di sensibilizzazione, attraverso i quartieri, sulle tematiche della sicurezza stradale non solo rivolte agli automobilisti ma anche a pedoni e ciclisti che non rispettano il codice della strada e che spesso si espongono al pericolo quando non utilizzano marciapiedi e piste ciclabili ove presenti".

Lotto Zero

Sul Lotto Zero: "Quante Amministrazioni comunali  si sono succedute, compreso questa, le quali hanno sempre sbandierato politicamente la futura realizzazione di questo Lotto, ma praticamente, dopo circa vent’anni, non esistono i finanziamenti che vengono rimpallati tra Regione e Anas, ne una parvenza di progetto se non quello ormai obsoleto fatto dalla Provincia, ma soprattutto ciò che manca è la volontà di realizzare l’opera che risolverebbe almeno in parte il traffico. Ad oggi, di fatto, non esiste nulla del lotto zero se non le tante parole".

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