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Siamo Longiano: “Giù le mani dalla convenzione per posti letto e centro diurno della rsa Castello”

Secondo la minoranza consiliare il Comune di Longiano ha accantonato 300.000 euro per il contenzioso con la struttura

L’Amministrazione comunale di Longiano avrebbe intenzione di rivedere la convenzione con la rsa “Il Castello”. A lanciare l’allarme è il gruppo di opposizione Siamo Longiano esaminando il rendiconto di bilancio che sarà messo ai voti in Consiglio comunale giovedì 27 aprile alle 18,45. Sottoscritta nel 1997 dal sindaco Giuseppe Raggini con la società “Colle Carducci”, la convenzione prevede l’assegnazione perpetua ai cittadini longianesi di dieci posti letto a costo agevolato e di 15 posti al centro diurno, a fronte della cessione del terreno comunale in via Cannella su cui sorge la struttura sanitaria assistenziale. Da tempo la rsa mette in discussione, senza successo, la convenzione stipulata con il Comune di Longiano. L’ultima sentenza risale a luglio 2019, con il Tribunale amministrativo regionale che respinse l’istanza della società “Colle Carducci” e la condannò a pagare le spese di lite. Del 2021 è un nuovo ricorso, che è ancora pendente.  

"Le norme della contabilità finanziaria - spiegano dall’opposizione - prevedono che ogni anno gli enti accantonino in bilancio un fondo rischi contenzioso sulla base del contenzioso sorto nell’esercizio precedente. L’obbligo di accantonamento sussiste quando vi è una “significativa probabilità di soccombenza”. Nell’esercizio 2019, anno del precedente ricorso della rsa, è stata accantonata in via prudenziale, la somma di 54.000 euro. Nel 2020 è stata messa da parte la stessa cifra. Nel 2021 la somma è stata ridotta a circa 38.000 euro. Nell’esercizio 2022 l’importo è salito vertiginosamente a 317.000 euro. Di questi, 260.000 euro vengono accantonati come “10 per cento dell’importo richiesto di 2.600.000 euro in via prudenziale”, a seguito del ricorso del 2021 della “Colle Carducci”".

Secondo la minoranza consiliare, "dato che il Tar ha respinto tutti i ricorsi della società “Colle Carducci”, confermando la bontà della convenzione del 1997, non si capisce perché questa volta, rispetto al passato, si consideri una “significativa probabilità di soccombenza” da giustificare un accantonamento così massiccio. L’unica spiegazione che ci diamo è che l’Amministrazione comunale voglia in qualche modo rivedere la convenzione con la rsa, pregiudicando un servizio prezioso per la nostra comunità».
Prosegue l’opposizione: «Già nello scorso Consiglio comunale, a seguito di una nostra interrogazione sullo stato di agitazione dei lavoratori alla rsa, l’assessore al Welfare Elisa Giannini comunicò che “è stato revisionato il regolamento di accesso alla struttura Il Castello ed è in attesa di essere approvato e deliberato dal Consiglio dell'Unione”. Visto che la struttura sta riscontrando delle criticità per riaprire il centro diurno, servizio sospeso nel 2020 all’inizio della pandemia, l’assessore Giannini parlò della sussistenza di “diverse alternative in base alle modificate necessità dell'utenza anziana nel nostro territorio. Nel senso che - ancora parole dell’assessore - la popolazione anziana e disabile grave che trova alloggio nella rsa è molto diversa da quella che era nel ‘97. Anche le condizioni sociali ed economiche territoriali sono molto modificate”. Siamo molto preoccupati di questa situazione e chiediamo che l’attuale Giunta, come le precedenti, sostenga con forza la bontà della convenzione del 1997 e tutti i posti riservati di cui i longianesi hanno diritto".

L’attenzione di Siamo Longiano spazia dagli anziani ai più giovani. Per il Consiglio comunale di giovedì prossimo, il gruppo di opposizione fa sapere di aver presentato un’interrogazione in cui chiede informazioni in merito "all’attività svolta dal Consiglio comunale dei ragazzi, dalla sua istituzione, nel 2018, a oggi e a come si possa rilanciare questa importante forma di coinvolgimento e di educazione civica delle giovani generazioni, dopo la pausa imposta dalla pandemia".

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