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Scuole materne gratuite, Lattuca a Valletta: "Non ci saranno nel prossimo anno scolastico"

Il sindaco ha risposto sull'interpellanza in consiglio comunale: "L’obiettivo è quello di prevedere già nel prossimo bilancio di previsione per il 2020 la copertura per questa misura"

Una seconda seduta del consiglio comunale con tanta carne al fuoco, quella che si è svolta nel pomeriggio di giovedì. Nella prima parte dei lavori sono state protagoniste due interpellanze presentate da Vittorio Valletta , capogruppo di Cesena Siamo Noi. La prima ha chiesto quando partirà il progetto delle scuole materne gratuite e quanto inciderà sulle casse comunali. A rispondere è stato il sindaco Enzo Lattuca.

"Prima di tutto va evidenziato che, correttamente, è stato richiamato il programma elettorale come fonte entro la quale è contenuta tale proposta. Voglio cogliere questa occasione per ribadirne l’importanza quale obiettivo primario e prioritario di questa Giunta, e come misura, riteniamo, di valenza e sostanza per un progressivo miglioramento del benessere sociale di questo territorio".

"Ciò detto, - ha proseguito Lattuca - è ben noto a tutti come né il programma elettorale, né conseguentemente il programma di mandato approvato in Consiglio comunale in sede di insediamento, possano avere efficacia immediatamente applicativa: sarà pertanto necessario recepire tale linea d’indirizzo negli strumenti fondamentali di programmazione, a partire quindi dal DUP (Documento Unico di Programmazione), al PEG (Piano Esecutivo di Gestione) e soprattutto allo stesso bilancio di previsione, sotto l’aspetto economico contabile, giustamente messo in rilievo nell’interpellanza".

"È evidente, quindi, che questo Consiglio sarà direttamente chiamato in causa, nell’ambito delle proprie competenze istituzionali, alla trattazione di tale misura, così come prospettata, svolgendo le opportune valutazioni del caso. Anzi, ciò che personalmente auspico è che, a tale riguardo, il percorso possa avere la massima, più ampia e fattiva condivisione anche in sede di lavori di commissione".
"Con queste considerazioni non si vuole certo eludere la domanda posta, ma crediamo che, nel rispetto delle competenze che definiscono questo Ordinamento, sia corretto rimettere a questo consesso, così come appena specificato, l’attuazione concreta e la declinazione specifica  del previsto obiettivo. Possiamo, invece, fornire una risposta netta sul fatto che l’azione  non potrà vedere la luce nell’anno scolastico prossimo (2019/2020), essendo già stato attivato il percorso d’iscrizione e quindi in stato avanzato la relativa istruttoria".

"A questo proposito, - ha spiegato il sindaco - l’obiettivo è quello di poter prevedere già nel prossimo bilancio di previsione per il 2020 la copertura per tale misura, in modo da poterla rendere effettiva a decorrere dal mese di gennaio. Proprio perché manca, allo stato, una specifica declinazione, così come riportato, pare sostanzialmente insensato porre il tema relativo all’ammontare  complessivo delle rette “corrisposte dai cittadini cesenati che non entrerà più a bilancio”.

"Possibile è invece fornire i dati relativi al numero di utenti ed alle entrate attuali riferite a tale servizio. Gli utenti delle scuole dell’infanzia comunali sono 652, gli utenti delle scuole dell’infanzia statali sono 1.111. Ogni anno scolastico vi sono delle variazioni dovute all’incremento o decremento dei nati e di conseguenza degli iscritti".

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"In relazione alle fasce indicate: Per la fascia ISEE 0/10.000 euro gli incassi attuali delle scuole dell’infanzia comunali sono  80.912 euro corrispondente al 31% degli utenti, delle scuole dell’infanzia statali 105.456 euro corrispondente al 24% degli utenti.
"Per la fascia ISEE 10.000,001/26.000 euro gli incassi attuali delle scuole dell’infanzia comunali sono  191.288 euro corrispondente al 37% degli utenti, delle scuole dell’infanzia statali 334.648 euro corrispondente al 38% degli utenti. Per la fascia ISEE oltre 26.000,001 euro gli incassi attuali delle scuole dell’infanzia comunali sono 360.784 euro corrispondente al 32% degli utenti, delle scuole dell’infanzia statali 756.512 euro corrispondente al 38% degli utenti. Per l’anno 2018 l’accertato degli incassi, comprensivi dei 40 euro di preiscrizione, sono stati per la scuola dell’infanzia comunale 614.000 euro, per la scuola dell’infanzia statale  1.289.000 euro".

La seconda interpellanza, presentata sempre da Vittorio Valletta, ha invece acceso i riflettori sul problema del riverbero acustico nelle scuole e agli interventi di insonorizzazione previsti nelle aule. Ha risposto l'assessore ai lavori pubblici Christian Castorri.

"Questa Amministrazione comunale - ha detto Catorri - è a conoscenza della problematica degli edifici scolastici con eccessivi tempi di riverbero nelle aule e negli ambienti comuni (in particolar modo mense e palestre). Problematica gestita dagli uffici di competenza che, a seguito delle segnalazioni ricevute (non numerose per la verità - mi è stato riferito), sono intervenuti per cercare di migliorare ed adeguare gli ambienti".

"Non è previsto - ha proseguito Castorri - uno specifico capitolo di spesa nel bilancio comunale. Per interventi con questa finalità vengono utilizzate risorse allocate sui capitoli di spesa straordinaria relativi alle scuole Secondarie di Primo Grado (038200), alle scuole Primarie (037200), alle scuole dell’Infanzia (036200) ed agli Asili nido (073200). Nel corso degli ultimi 5 anni l’Amministrazione Comunale ha investito oltre 10 milioni di euro sugli edifici scolastici: 1.978.000 euro in manutenzioni straordinarie appunto e 8.462.000 euro per interventi di miglioramento e ampliamenti".

"La terza domanda, così come da lei posta, tende a mettere in alternativa due possibilità di intervento che nella realtà in alternativa non sono. L’investimento che l’Amministrazione comunale sosterrà per garantire l’accesso gratuito alle scuole dell’infanzia, non sottrarrà risorse destinate alle manutenzioni degli edifici scolastici. Essendo le prime di natura corrente e le seconde per investimenti".

"L’intervento previsto alla scuola Primaria Salvo d’Acquisto - ha concluso l'assessore - verrà concretizzato nell’estate 2021".

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