Questione aeroporti, Pri, Azione e +Europa: "Serve una programmazione che coinvolga tutta la Romagna"
Gli aeroporti di Forlì e Rimini servono alla economia romagnola. Il Pri Cesena, + Europa Cesena e Azione di Calenda Cesena si interrogano su cosa fare
Gli aeroporti di Forlì e Rimini servono alla economia romagnola. Il Pri Cesena, + Europa Cesena e Azione di Calenda Cesena si interrogano su cosa fare.
"Per fare queste infrastrutture così importanti che superano il territorio comunale e provinciale non bastano le intenzioni della politica, servono le istituzioni. In Emilia-Romagna la città metropolitana di Bologna potenzia il ''suo aeroporto" suscitando le critiche giuste di una associazione che opera in aree che rischiano di diventare marginali come parte dell'Emilia ovest e la Romagna. Serve una programmazione che coinvolga tutta la Romagna e la costituzione di una Città Metropolitana della Romagna risponde a ciò nel concreto perché questi enti sono finanziati e predisposti per fare programmazione. Le province o il provincione sono obsoleti e non rispondono costituzionalmente a queste esigenze che sono strategiche per la valorizzazione delle risorse territoriali e il mantenimento di opportunità di lavoro e crescita".
"Una domanda: se con questo tipo di provincia con amministratori eletti con il voto dei cittadini non si riusciva a gestire il territorio da Forlì a Rimini e si optò per due provincie, quelle attuali Forlì-Cesena e Rimini, come si fa a credere seriamente che una maxi provincia identica alle precedenti con in più l’immenso territorio ravennate possa fare programmazione e gestire ulteriori migliaia di chilometri di strade e centinaia di manutenzioni scolastiche? Non è una questione di lana caprina, di etichette, ma di poteri risorse economiche capacità di programmazione che la città metropolitana ha mentre queste provincie no".
"Il PRI di Cesena, Più Europa, Azione di Calenda ritengono che aeroporto e infrastrutture troppo grandi per un solo comune (Porto, sistema fieristico, università, scalo merci , sanità, distretto culturale romagnolo, polo tecnologico, informatizzazione integrata di tutte le amministrazioni pubbliche, via Emilia- bis-completamento secante, rete sistemica di servizio alle imprese e ai cittadini) sono questioni di vitale importanza non risolvibili da queste province. I tre partiti concordano che serva una istituzione intermedia tra comune e regione con poteri e risorse simili a quelli della città metropolitana. Non è una strada facile ma va perseguita con determinazione. Ci fa piacere constatare che dal mondo imprenditoriale ci siano voci e qualche associazione con la stessa visione strategica".