Polemica sulle Foibe, la sindaca replica all'opposizione: "Intitoliamo il giardino, ma sono caduti e non martiri"

"Quando il gruppo consigliere di opposizione Cambia Mercato ci ha proposto di intitolare una via ai Martiri delle Foibe, come Amministrazione Comunale, non ci siamo certi tirati indietro in quanto ci è molto chiaro cosa successe in quel periodo storico e condanniamo fermamente l’eccidio e le torture tra il 1943 e 1947 degli oltre diecimila italiani soprattutto civili da parte delle milizie jugoslave prima e dei partigiani Titini". Lo afferma in una nota la sindaca di Mercato Saraceno Monica Rossi rispondendo all'opposizione dopo le polemiche sulle Foibe.

"E rispetto a questo voglio che ci sia chiarezza - prosegue la sindaca - io sarò sempre in prima linea, per difendere la memoria e per dare valore alla storia e ai fatti che l’hanno caratterizzata.  Per questo intitoliamo un giardinetto ai Caduti delle Foibe il 10 febbraio proprio nel Giorno del Ricordo. Caduti e non martiri perché come ci suggerisce il vocabolario Treccani martire è l’individuo “che si sacrifica volontariamente, con piena coscienza delle pene o dei pericoli cui va incontro, per un motivo religioso, un alto ideale, una generosa causa” mentre le oltre diecimila persone gettate nelle foibe sono state vittime perciò caduti. La storia qualunque essa sia va ricordata, e sinceramente e personalmente sono molto dispiaciuta che questo importante tassello di storia, sia stato prima messo volontariamente nel dimenticatoio e poi strumentalizzato a livello politico. Per quello che mi riguarda mi impegnerò a tenere alta la bandiera della memoria, del ricordo e della storia affinché tutti possiamo essere consapevoli e soprattutto ragionare in maniera oggettiva e critica".