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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Opera d'arte buttata via per errore, Di Placido (Cambiamo): "Opportune indagini più approfondite"

"Siamo davvero sicuri che, in qualche magazzino comunale, non si trovino altre opere d’arte avviate allo stesso infausto destino della ruota di Masacci?"

"Il caso imbarazzante della “ruota” rottamata di Masacci, ormai è assodato, non è solo farina di questa amministrazione. L’opera, infatti, sembra sia stata parcheggiata nel magazzino comunale di via Ficchio nel lontano 2016, dunque qualche anno prima dell’insediamento della giunta Lattuca". Luigi Di Placido (consigliere comunale della lista civica Cambiamo) torna sul caso dell'opera d'arte buttata via per errore.

"Il riferimento temporale non è un dettaglio perché, anche se il Comune non pare intenzionato ad approfondire il caso né tantomeno a risalire ai responsabili di questa brutta pagina, aiuta comunque a fotografare i contorni della vicenda e, nel caso, ad attribuire in maniera più equa colpe, negligenze ed omissioni. In ogni caso, al di là della narrazione dei fatti, ancora per la verità ben lungi dall’essere chiarita, nella sua risposta - oltre al dispiacere e alle scuse pubbliche - il sindaco Lattuca ci avrebbe potuto risparmiare la frase infelice secondo cui, davanti alla sua opera finita in discarica, ‘l’artista si sarebbe fatto una risata’.  E dubitiamo anche che i figli del compianto Masacci abbiano davvero pronunciato quelle parole, a meno che al temine ‘sorriso’ non sia stato artatamente sottratto l’aggettivo ‘amaro’".  

Prosegue ancora Di Placido: "Questa vicenda, lo ribadiamo, ha ancora tante zone d’ombra e, come lista civica Cambiamo, faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per approfondire il caso. E non certo per il gusto sadico di mettere alla gogna i colpevoli, ma solo ed esclusivamente per evitare che vicende come queste possano in futuro ripetersi.  Per il momento, tuttavia, l’approccio scelto dall’amministrazione per gestire questa vicenda ci pare molto discutibile. Anziché risolvere la questione  provando a togliersi dall’imbarazzo istituzionale con la promessa di una mostra ‘riparatrice’, sarebbe stato molto più sensato, vista la gravità dei fatti, garantire ai cesenati indagini più approfondite oltre che avviare una doverosa riflessione sulla gestione e la conservazione dell’intero patrimonio culturale cittadino". 

"A tal riguardo, come lista civica Cambiamo, riteniamo sia giunto il momento di istituire un inventario delle opere artistiche di Cesena che non si limiti a recensire il patrimonio, ma che indichi anche, per filo e per segno, un preciso metodo di archiviazione. Sappiamo davvero quante opere d’arte custodiamo nella nostra città? Quali sono le modalità di catalogazione di queste opere? E, soprattutto, siamo davvero sicuri che, in qualche magazzino comunale, non si trovino altre opere d’arte avviate allo stesso infausto destino della ruota di Masacci?”, conclude Di Placido. 

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