Nuovo ospedale, Confcommercio dice sì al progetto di Villachiaviche

Nuovo ospedale all’esame delle associazioni di categoria. La prima a voler entrare dentro le pieghe dell’intervento è stata Confcommercio cesenate e il sindaco Paolo Lucchi si è complimentato con i vertici dell’associazione per l’interesse manifestato verso la nuova realizzazione e l'apertura al confronto. Si è tenuto un incontro sul nuovo ospedale tra il sindaco Paolo Lucchi e la Confcommercio cesenate alla sala convegni del Grand Hotel da Vinci, con i presidenti cesenate Corrado Augusto Patriginani, i membri di giunta e vari imprenditori. Era presente anche il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli.

"La questione del nuovo ospedale a Villachiaviche per il territorio comprensoriale riguarda tutti , anche gli imprenditori che prima di tutto sono cittadini”, ha rimarcato Patrignani. Molte le domande al sindaco Lucchi, anche fuori dal tema specifico, ma ad esso correlate. Nuovi muri a parte, ad esempio, è possibile convincere l'Ausl a migliorare i servizi a livello burocratico? Adesso si devono fare troppi "giri e spostamenti" all'interno della struttura ospedaliera per effettuare visite, pagare, prenotare o ritirare analisi o referti. Il sindaco ha ammesso che occorre migliorare e fare un salto di qualità. Inoltre ha rassicurato le specializzazioni attuali rimarranno, anzi saranno implementate nel nuovo ospedale. L’ospedale di Villachiaviche sarà inoltre più vicino al turismo del mare, con benefici per i Comuni rivieraschi, chi vi abita, vi lavora e vive.  Per costruirlo serviranno dai cinque agli otto anni e in questo lasso di tempo sono confermate le manutenzioni di cui il Bufalini avrà bisogno. 

“Abbiamo fatto  questo incontro per coinvolgere i nostri associati su una materia che li riguarda e da cui passa la crescita del sistema territoriale e quindi dello sviluppo e della qualità della vita - osserva il presidente Confcommercio cesenate Patrignani -. Una struttura di eccellenza sanitaria valorizza tutto il nostro territorio e il made in Cesena, rafforzando il suo brand, e siamo quindi favorevoli a questo tipo di intervento, ma vanno rispettati i tempi e tenute come primo punto di riferimento le necessità delle persone attorno alle quali debbono ruotare servizi e prestazioni sanitarie in una logica di eccellenza”.