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Nuova vita per quattro immobili comunali? M5S: "E' mancata la manutenzione. Il consiglio non è un passacarte"

"Proprio i lavori di cui necessitano i quattro immobili richiederebbero da parte dell’Amministrazione un esame critico del proprio operato, dal momento che la necessità di dovere eseguire i lavori di ripristino è diretta conseguenza della carente o meglio inesistente manutenzione"

"Il Consiglio non è un passacarte. L’Assessore ai Lavori pubblici e Sport, Cristian Castorri ha comunicato alla stampa (non al Consiglio) l’intenzione dell’amministrazione cittadina di offrire in concessione quattro immobili del Demanio Culturale: Mulino Enel Serravalle, l’acquedotto Ponte Abbadesse, ex autoparco-complesso Sant’Agostino, ex Lazzaretto. L’idea sarebbe quella di subordinare la concessione alla presentazione di un progetto che preveda l’utilizzo degli immobili nell’interesse pubblico e che il concessionario provveda a proprie cure e spese alla esecuzione dei lavori di recupero necessari". Affronta in modo critico il tema degli immobili comunali il Movimento 5 Stelle di Cesena.

"Proprio i lavori di cui necessitano i quattro immobili richiederebbero da parte dell’Amministrazione un esame critico del proprio operato - dettaglia il M5S - dal momento che la necessità di dovere eseguire i lavori di ripristino è diretta conseguenza della carente o meglio inesistente manutenzione che, ai sensi di legge, competeva al proprietario o a chi per lui era obbligato alla conservazione e vigilanza dell’immobile.  A noi M5S il ricorso allo strumento della concessione, evoca tristi ricordi. In questo caso, ai nostri amministratori, mai potrebbe essere perdonata una decisione assunta senza tenere conto dell’esperienza fallimentare già fatta con altre concessioni comunali quali per esempio quelle del ristorante i Gessi, o dell’ex mercato annonario oppure i locali ovest della Barriera", questo secondo il M5S di Cesena.

"L’Assessore Castorri - spiega ancora il M5S - nell’articolo di stampa infine dichiara 'ci confronteremo in “Consiglio Comunale al fine di predisporre tutti gli atti necessari alla procedura pubblica'. Non crediamo sia nostro compito ricordare che il Consiglio Comunale è il massimo Organo rappresentativo della comunità locale e appare quindi fuori luogo e irrispettoso delle prerogative del Consiglio Comunale (anche organo di indirizzo e controllo politico-amministrativo) che sia semplicemente chiamato a 'predisporre gli atti per la procedura pubblica' di una decisione già presa in altra sede; in sintesi un passacarte. Sappia l’Assessore che il M5S ha soprattutto a cuore gli interessi della Città e pretendiamo, in nome dei cittadini che rappresentiamo, di discutere nelle sedi ufficiali le scelte politiche alla base del provvedimento e le ricadute che queste hanno sulla comunità, nel primario interesse dei cesenati".

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