rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Negozi stranieri, la Lega: "Vengono fatti controlli?"

Le Lega vuole capire “con quale periodicità siano eseguiti i controlli da parte di organismi comunali o di altri soggetti, di quali controlli si tratti, se siano emerse irregolarità negli ultimi due anni e quali provvedimenti siano stati assunti"

La Lega Nord interroga la giunta Comunale sui negozi gestiti da stranieri. “Emerge sempre più evidente il fenomeno dell’apertura di esercizi commerciali, anche ambulanti, e di attività artigianali gestiti da stranieri, in particolare di nazionalità cinese o di altri paesi asiatici – esordisce Antonella Celletti, capogruppo del Carroccio in consiglio comunale -.Niente da ridire se tutto è in regola e se le norme e gli standard che gli italiani devono osservare, pena sanzioni anche molto gravi, valgono anche per gli stranieri”.

“Qualche dubbio, tuttavia, in certi casi sorge spontaneo, anche a fronte della notizia di un’indagine della Guardia di finanza da cui sarebbe emerso che più di 500 Comuni, in diverse regioni italiane, avrebbero autorizzato l’apertura di bar, ristoranti, negozi di parrucchiere, centri estetici e altri generi, gestiti da residenti cinesi o di altre nazioni asiatiche, sulla base di false certificazioni attestanti il conseguimento delle abilitazioni previste dalle normative italiane, che avrebbero tratto in inganno le Amministrazioni comunali – sottolinea Celletti -. Sarebbero stati contestati reati che andrebbero dal lavoro nero, all’evasione fiscale, dal favoreggiamento e all’immigrazione clandestina, ecc. Naturalmente, in caso di presenza di questi e altri reati, le attività in questione non solo violerebbero le normative vigenti, ma causerebbero danni, per la sleale concorrenza, ai commercianti e agli artigiani onesti, di qualunque nazionalità”.

Anche a Cesena si sta assistendo da tempo a una proliferazione di attività artigianali (parrucchieri, centri estetici, ecc.) e commerciali gestiti da persone straniere, in particolare parrucchieri e centri estetici che praticano tariffe di molto inferiori a quelle di mercato, creando quindi effetti negativi agli altri esercizi che, essendo in regola con tutte le norme e utilizzando prodotti rispettosi degli standard di sicurezza previsti dalla normativa europea, non possono reggere questa concorrenza – continua l'esponente della Lega -.  E’ da queste valutazioni che prende spunto un’interrogazione che ho rivolto alla Giunta comunale per conoscere quanti siano gli esercizi commerciali e artigianali aperti a Cesena gestiti da stranieri e in particolare da persone di nazionalità cinese o di altri paesi asiatici, e di che tipo di esercizio si tratti”.

Celletti intende “sapere se si sia proceduto ad attente verifiche delle abilitazioni o dei documenti previsti per l’esercizio delle varie attività rilasciati dal Comune e se, da parte dello stesso Comune e/o di altri organismi competenti, sia stata controllata l’osservanza da parte di questi esercizi delle norme fiscali e del lavoro, i requisiti sia dei locali utilizzati, anche dal punto di vista delle norme sanitarie, sia dei prodotti venduti o usati, se questi corrispondano agli standard della CE, se siano stati fatti controlli sull’immigrazione clandestina o sull’illecita permanenza in territorio italiano”.

Inoltre vuole capire “con quale periodicità siano eseguiti i controlli da parte di organismi comunali o di altri soggetti, di quali controlli si tratti, se siano emerse irregolarità negli ultimi due anni e quali provvedimenti siano stati assunti. Un’altra richiesta riguarda se il Comune conceda sovvenzioni particolari o sostegno di qualunque genere agli stranieri che aprono attività commerciali e artigianali e, in caso di risposta affermativa, di quale entità negli ultimi dieci anni, per quali motivi, dietro la presentazione di quale documentazione”.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Negozi stranieri, la Lega: "Vengono fatti controlli?"

CesenaToday è in caricamento