Museo archeologico, Cesena Siamo Noi: "Non c'è un solo punto sul quale siamo d'accordo col progetto del Comune"
"Rimane inoltre un progetto focalizzato a sviluppare una parte del complesso della Malatestiana che continua da 10 anni ad essere oggetto di una successione di interventi discontinui e malamente collegati tra loro"
Il gruppo consigliare di Cesena Siamo Noi interviene sulle sorti del museo archeologico: "Era il pomeriggio del 20 dicembre 2023 quando nella Sala proiezioni della Biblioteca Malatestiana, il Sindaco Enzo Lattuca, l’Assessore alla Cultura Carlo Verona e l’Architetto Paolo Bolzani dell’omonimo Studio di Ricerca e Progettazione di Ravenna, presentarono il progetto per l’allestimento del Museo Archeologico di Cesena. Su richiesta del gruppo Cesena Siamo Noi, il 23 ultimo scorso, anche i membri della Seconda Commissione Consiliare Permanente hanno potuto approfondire la conoscenza del suddetto progetto che, pensato dalla Giunta per fare parte di un piano di rigenerazione della scena culturale città, comporta un investimento di 2,890.000 euro a copertura del quale, oltre a 1.240,000 euro di risorse proprie, il Comune ha assunto,un mutuo passivo di 1.650.000 euro della durata di 15 (quindici) anni - tasso applicato a 10 anni + 1,75% con l’Istituto per il Credito Sportivo di Roma".
"In seno alla commissione consiliare - dettaglia Csn - dopo l’approfondita, puntuale e precisa relazione tecnico illustrativa resa dal progettista, si sono alternati diversi interventi dei Consiglieri che hanno riguardato diversi aspetti procedurali, progettuali e di opportunità. Il gruppo Cesena Siamo Noi, sulla scorta della documentazione presentata e della relazione resa in Commissione dal Progettista non è riuscito a rinvenire un solo punto sul quale essere d’accordo con le scelte progettuali presentate né condivide la scelta dell’amministrazione di investire 2.980.000 euro nel sostanziale ri-allestimento di una sala museale già esistente che da sempre si è dimostrata inidonea per logistica e dimensioni a contenere ed esporre i reperti archeologici che ancora oggi sono sparsi per la Città in depositi o altri siti di fortuna".
"Rimane inoltre un progetto focalizzato a sviluppare una parte del complesso della Malatestiana che continua da 10 anni ad essere oggetto di una successione di interventi discontinui e malamente collegati tra loro (sala proiezioni, spostamenti di collezioni e funzioni, collocazione incerta di fondi storici come la Biblioteca Comandini ) e a fronte degli ingenti investimenti, carente di un progetto organico di utilizzo degli spazi, che ne valorizzi al massimo le caratteristiche".
