Bulbi il giorno dopo: "Adesso vado in ferie qualche giorno"
"Se pensano che io abbia reagito così perchè voglio fare il parlamentare sono liberi di pensarla come vogliono", appena lo raggiungiamo al telefono questa è la prima reazione del presidente
Bufera sulla Provincia di Forlì-Cesena da quando il presidente, Massimo Bulbi, ha detto ai sindaci del territorio, giovedì, di volersi dimettere. Lui non la vede proprio così, confida a Romagnaoggi, venerdì mattina, il punto è “se le provincie sono viste solo come inutili, costose, e come un eccesso di burocrazia, allora lo è anche una sola, e tanto vale abolirle. Se devo carpire che le perone pensano che io non faccio nulla, allora basta”. Intanto stacca la spina per 4 giorni, a partire da venerdì. Dopo le ferie se ne riparla.
“Se pensano che io abbia reagito così perchè voglio fare il parlamentare sono liberi di pensarla come vogliono – appena lo raggiungiamo al telefono questa è la prima reazione del presidente – lo farò o no, ancora non lo so. Per ora non si sa nulla”. L'ambizione di Bulbi di sedere in uno scranno a Montecitorio è stata più volte ribadita dalla stampa e dai politici. Ma lui non gradisce che le sue annunciate dimissioni vengano associate a questo.
L'avversione per la Provincia unica romagnola il presidente l'ha dimostrata più volte, anche andando a muso duro contro il sindaco di Forlì, Roberto Balzani. “Voglio sapere perchè adesso non si parla più di abolizione ma di accorpamento. Allora qualcuno mi dica che si è sbagliato e non siamo poi così inutili, che serve un organismo intermedio. E' vero, i sindaci del territorio mi hanno chiesto di non dimettermi, ma io voglio che qualcuno mi dica che le Province sono utili”.
“In ogni caso – smorza Bulbi, ribadendo ciò che ha specificato giovedì in consiglio – devo portare a termine molte cose. In questi anni ho lavorato per integrare il territorio, questo è il compito della Provincia, ma oggi è diventato difficile e lo riesci a fare solo se sei legittimato. Questo non succede più”
