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Apertura alla società, alleanze, candidati riconoscibili: la rivoluzione nel M5S scatta anche a Cesena

Dopo aver fatto il pieno di voti il 4 marzo il Movimento 5 Stelle ha dato avvio alla campagna elettorale per le elezioni comunali anche a Cesena

Dopo aver fatto il pieno di voti il 4 marzo il Movimento 5 Stelle ha dato avvio alla campagna elettorale per le elezioni comunali anche a Cesena. "Inizieremo facendo il giro dei quartieri per raccogliere le istanze dei cittadini - spiega Natascia Guiduzzi capogruppo in consiglio comunale - Ci organizzeremo con un “comitato elettorale” che avrà la responsabilità di predisporre eventi e canali informativi per la divulgazione e condivisione del nostro programma. Se prenderemo gli stessi voti delle politiche?  Questo dipenderà solo da noi - prosegue Guiduzzi - il programma è fantastico, moderno ed equilibrato. Ci metteremo ancora più impegno grazie a risorse nuove e forze fresche che ogni giorno si presentano ai nostri incontri. Per cui ci aspettiamo che le persone che ci hanno preferito a questa tornata elettorale ci riconfermino la loro fiducia anche se siamo coscienti che le elezioni amministrative rispetto alle nazionali cambiano molto. Se saremo ancora più bravi, chissà…". Mentre a livello nazionale si stanno facendo progetti, smentite, proiezioni future, a Cesena i "grillini" festeggiano il sorpasso storico nei confronti del Pd. Abbiamo fatto alcune domande a Natascia Guiduzzi. 

Siete il primo partito anche a Cesena. Dopo questa rivoluzione, cambierà il vostro modo di stare in consiglio? Vi sentite più sicuri? Più rappresentativi?

"Noi non siamo un partito, siamo un’associazione politica di cittadini liberi e come tale ci comportiamo. Detto questo, possiamo asserire che avere raggiunto il 30% dei consensi in un territorio come il cesenate è per noi motivo di grande orgoglio; ci ripaga di tante amarezze sia interne che esterne, patite in questi lunghi anni di presenza in consiglio comunale. E si deve riconoscere che nessuno ci ha regalato niente, perché se in tutta Italia il PD è stato giustamente additato come fautore di errori politici madornali, qui a Cesena questo partito egemone da 50 anni, dal punto di vista politico è invece attrezzatissimo, con a capo un signore che politicamente sa il fatto suo ed ha organizzato in questi anni un sistema di potere praticamente perfetto, custode degli interessi di parte, che non tollera deviazioni e aperture ad altri programmi e disegni. Ma mi permetto di dire che noi invece abbiamo lottato con tutte le nostre forze e abbiamo anche vinto alcune importanti battaglie, per Cesena, memorabili che hanno fatto a volte “vacillare” Palazzo Albornoz. E la gente ci ha capito: le dimissioni di Dionigi, l’aventino, la conquista della commissione di garanzia e controllo, mai voluta prima dal sindaco, il caso Gessi, ed altri… Per cui credo che il modo di stare dentro il consiglio e tra i cittadini sia stato quello giusto e non cambierà. Queste battaglie ci hanno fatto conoscere e apprezzare e non dimentichiamo che con questa legge truffa il nostro risultato è stato grandemente penalizzato ed avrebbe potuto essere ben diverso con una legge anche solo  equilibrata. Ci godiamo il sorpasso al PD ottenuto con le sole nostre forze; per cui continueremo su questa strada".

Il M5S di Cesena ha dato tanto (tanti voti, in passato Woodstock 5 Stelle), ma non ha mai avuto candidati eletti. Per altro Cesena non ha avuto parlamentari locali in generale. Perché il movimento non è riuscito a esprimere un candidato cesenate?

"E’ una domanda abbastanza anomala per noi che non siamo un partito. Il candidato è importante, certo, e se viene dal territorio dove si presenta è anche meglio; ma come ripetuto ormai infinite volte, per il M5S l’importante è il programma. Certo se è uno del gruppo degli attivisti meglio, si parte avvantaggiati sugli aspetti pratici, ma non è fondamentale. Una brava persona, onesta e competente può venire anche da fuori; non ce la prendiamo né ci sentiamo sminuiti, e il 30 e passa pecento ottenuto dimostra proprio questo e che l’impegno è stato massimo. E non è neanche del tutto vero che Cesena non abbia espresso nessun candidato: uno c’era nel listino proporzionale e con una legge democratica sarebbe stato eletto".

Con le parlamentarie vi siete aperti alla società civile. De Girolamo, per esempio, non era un attivista e andrà a Roma. Utilizzerete questo sistema che un po' rivoluziona le vostre pratiche anche per il candidato sindaco di Cesena?

"La cosiddetta società civile, specie quelle persone attente e critiche sul sistema politico attuale, stanno via via scoprendo la giustezza dei valori del M5S, che sono quelli condivisi dalle brave persone (ed in Italia checché se ne dica, sono la maggioranza), che fanno il loro dovere quotidianamente per senso di responsabilità verso se stessi e verso gli altri (si chiama senso dello Stato). Si stanno avvicinando al M5S per partecipare, che è poi la chiave di volta del nostro movimento (scegliere e partecipare per cambiare); per questo le persone che nel loro campo si sono distinte per onestà, giustizia, competenza, ricerca, ecc… si riconoscono nei programmi del M5S e danno sempre più intensamente una mano. Sarebbe delittuoso non prenderne atto e lasciarli fuori, proprio adesso che la meta è così vicina, raggiungibile".

Culiersi, candidato nel collegio uninominale di Cesena alla Camera, è spendibile come candidato sindaco di Cesena? Avete già qualche idea?

"Sergio Culiersi si è rivelato un grande personaggio e una grande persona; preparato, intelligente, colto e soprattutto simpatico e alla mano; non è poco per inserirsi in un gruppo già costituito. Ci dispiace che abiti a Forlì perché sicuramente gli amici forlivesi non lo lasceranno da parte, ma manca dei requisiti, la residenza in città. Il nostro candidato sindaco sarà un cesenate. Ovviamente l’ultima decisione spetta a lui e come per tutti gli altri cittadini vicini al M5S, rispettosi delle sue regole ed entusiasti del suo programma, che vorranno tentare la sfida delle amministrative del 2019 come nostro potenziale candidato sindaco, è sempre ben accetto".

Vi state aprendo alle alleanze, a livello locale è possibile che vi alleate, per esempio, con Cesena Siamo Noi?

"Noi non facciamo alleanze, per statuto. Questo non toglie che noi siamo un movimento inclusivo, aperto a tutti coloro che vogliono entrarvi e dare una mano, nel rispetto delle nostre regole. Cesena Siamo Noi è una bella realtà cesenate, vicina politicamente al M5S, sia come programma, sia come obbiettivi; non ci sottrarremo ad un dialogo di collaborazione per un fine comune qualora si presentasse la possibilità. In questi ultimi mesi molti soggetti si stanno avvicinando al M5S provenienti da varie realtà: imprenditori, studenti, uomini di cultura, liberi professionisti. Dialoghiamo con tutti".

A livello nazionale i dati dicono che il 17% dei voti in fuga dal Pd sono arrivati a voi (invece di andare a Leu), mentre quelli di Forza Italia sono andati alla Lega. C'è qualche linea sottile che vi unisce al Partito Democratico? 

"Purtroppo devo ripetermi: noi non abbiamo nulla in comune con nessuno dei vecchi partiti. E' la filosofia di base che ci differenzia. Noi siamo per la trasparenza delle procedure amministrative; siamo per la correttezza asettica degli appalti; siamo per l’equilibrio senza compromessi delle tasse locali; siamo contro le partecipate inutili, le multiutility, le cooperative protezionistiche e di affaristi e via dicendo. Il 17% dei voti del PD è stato nostro? Può darsi, evidentemente le persone, anche le più distratte cominciano a ricredersi. D'altronde l’onda “gialla” è ormai inarrestabile".
 

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