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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Il M5S attacca Lattuca: "Minimizza le critiche sugli assessori part-time". Critici anche i Cattolici nel Centrodestra

Il M5S cesenate: "Continuiamo ad aspettare il segnale d'umiltà che il ballottaggio dovrebbe aver insegnato"

Il Movimento 5 Stelle cesenate torna a criticare aspramente il neo sindaco Enzo Lattuca. "Era il 3 giugno quando nel confronto pre-ballottaggio al Palazzo del Ridotto presentato da Zanotti del Corriere Cesenate una delle ultime domande chiedeva: "cosa non avrebbe fatto Lattuca che Lucchi ha fatto?" Risposta: "Sarò più inclusivo e aperto al confronto".

"Ora invece, meno di un mese più tardi, - prosegue il M5S - da sindaco di tutti i cesenati, nega quel che in molti gli hanno ripetuto per tutta la campagna elettorale. Dialogo, dialogo, dialogo. Continuiamo ad aspettare il segnale d'umiltà che il ballottaggio dovrebbe aver insegnato anche al più rampante dei rampolli di casa PD. Invece no, non pago delle contraddizioni ormai palesi, minimizza le critiche sulle nomine di assessori che serviranno la città part-time, ammettendo, cosa gravissima, che lui stesso sarà un sindaco che porterà nel frattempo avanti i propri interessi professionali personali".

Attacca ancora il Movimento: "Temiamo si stia sottovalutando fortemente la portata di ruoli di gestione di una città di quasi 100mila abitanti . Contiamo enormemente su un momento di riflessione e apertura verso chi dall'opposizione, lavora e dedica tanto tempo più o meno gratuitamente alla città e solo per il bene della città".

"Saremo vigili - concludono i pentastellati - pronti ad applaudire quando ve ne sarà l'occasione; ma non disponibili a trattative sulle priorità individuate in anni di consiglio comunale e vita reale di piazza, perchè questa posizione ci sa tanto di continuità obbligata con il passato".

Cattolici nel Centrodestra. "Utilizzo del consiglio comunale a proprio uso e consumo"

"Se la famosa discontinuità di Lattuca si dovesse misurare da queste prime battute istituzionali di convocazione del consiglio comunale, direi che c’è poco da stare allegri. Per esempio, continua la poca attenzione istituzionale del Sindaco e della Giunta alle minoranze con un utilizzo del Consiglio Comunale a proprio uso e consumo (ad usum delphini). La prima seduta sarebbe prevista da Regolamento solo per gli adempimenti necessari al funzionamento della macchina politica (elezione Presidente CC, convalida eletti, costituzione gruppi consiliari) e non già per dibattere di questioni tra l’altro necessarie di approfondimento come il riconoscimento di debito fuori bilancio o addirittura gli indirizzi per la nomina dei rappresentatnti del Comune in altri enti o aziende, o per discutere di una mozione proposta dai gruppi di maggioranza senza considerare affatto le opposizioni. La discussione di questi temi presuppone infatti il previo approfondimento in commissione non ancora costituite e la conferenza dei capigruppo, quanto meno per determinare i tempi di discussione a tutela delle minoranze". Lo dichiara in una nota Stefano Spinelli dei Cattolici nel Centrodestra.
 

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