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Il caso

Emporio solidale, Celletti (Lega): "Opera faraonica e ritardi ingiustificabili"

Così la capogruppo della Lega Antonella Celletti dopo la visita della commissione consigliare al “surrogato di Emporio solidale in un’ala del mercato ortofrutticolo”

“I lavori per realizzare la costosa struttura (il costo si aggira intorno al milione e 500mila euro) che ospiterà Emporio solidale, un centro servizi e la stazione di posta per gli homeless, a Torre del Moro in via Guido Rossa, sono appena iniziati, in ritardo di anni rispetto a quanto promesso in ripetuti annunci dalla Giunta Lattuca. L’iter è stato lunghissimo nonostante l’attività di un Emporio solidale non richieda particolari esigenze strutturali. Un Emporio solidale si può realizzare in un semplice capannone facilmente raggiungibile dai fruitori. Ciò che conta sono i volontari e i prodotti negli scaffali. Serve, insomma, lo spirito di servizio più che strutture faraoniche. A Cesena, al contrario, si è voluto strafare”. Così la capogruppo della Lega Antonella Celletti dopo la visita della commissione consigliare al “surrogato di Emporio solidale in un’ala del mercato ortofrutticolo”.

“Abbiamo assistito prima al tira e molla sull’ubicazione dell’Emporio che nel 2019 avrebbe dovuto essere collocato davanti alla stazione ferroviaria, nella sede dell’ex Fricò - prosegue -. Poi la retromarcia nell’aprile 2021 quando fu individuata la sede a Torre del Moro che, a dire dell’assessore Carmelina Labruzzo, si sarebbe dovuta aprire entro la fine di quell’anno, ‘salvo imprevisti’. Imprevisti che certamente ci sono stati se nell’agosto 2022 si parlava dell’avvio dei lavori nei primi mesi del 2023, come confermato nel dicembre dello stesso anno con la presentazione del mega progetto dell’Emporio curato da uno studio di architetti. Siamo invece a marzo 2024 e il cantiere si sta appena muovendo. Il 29 agosto scorso, poi, è stata annunciata l’apertura di un surrogato di Emporio solidale in un’ala del mercato ortofrutticolo (dietro la corresponsione di un affitto mensile da parte del Comune al Mercato Ortofrutticolo di circa 2.800 euro) guarda caso dopo le ripetute critiche emerse in città per gli incredibili ritardi della Giunta".

"I dubbi tuttavia rimangono, sia sul piano del merito che politici - aggiunge -. Se l’obiettivo che la Lega ha condiviso fin dal 2019 era quello di sostenere i nuclei famigliari in difficoltà per accompagnarli, quando possibile, all’autonomia valeva la pena dilatare i costi e i tempi per realizzare questo mega progetto, oltretutto così decentrato? Di certo, l’Associazione ‘IL Barco’ (che riunisce otto Associazioni del territorio che operano nel sociale e affiancano la Giunta nella co-progettazione e nell’avvio dell’Emporio) è animata dalle migliori intenzioni. Non si può tuttavia non evidenziare che nel cesenate operano altri soggetti come il Banco di solidarietà che, senza tanti clamori e senza la necessità di investimenti milionari in strutture, agisce da anni non solo con aiuti alimentari e economici, ma instaurando anche relazioni personali di sostegno. Non è ancora ben chiaro, insomma, che bisogno ci fosse di investire tante risorse in una struttura che avrà anche consistenti costi di gestione nè è dato di sapere se sia stato considerato un rapporto numerico tra costi previsti e beneficiari”.

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