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Elezioni, la 'ricetta' in materia urbanistica di Davide Fabbri (Cesena in Comune)

Il candidato sindaco: "Dopo la crisi economica ed edilizia post 2008 è necessario rivedere completamente la funzione delle aree strategiche per la città"

Davide Fabbri, candidato sindaco della lista civica Cesena in Comune lanicia la sua 'ricetta' in materia urbanistica. "Dopo la crisi economica ed edilizia post 2008 è necessario rivedere completamente la funzione delle aree strategiche per la città. Occorre ridurre significativamente, anche alla luce dello stock dell’invenduto edilizio, gli indici edificatori del Quartiere Europa e del Quartiere Novello, diminuendo così l’esigenza di parcheggi e recuperando quelle aree di verde e spazi pubblici oggi deficitari nella zona che sono il vero obiettivo della riqualificazione urbana, realizzando i servizi pubblici previsti, come lo spostamento dell’autostazione a fianco della ferrovia; occorre ripensare all’utilizzo dell’area dello scaduto PEEP di Sant’Egidio, area congelata da anni di contenziosi, e comunque nella disponibilità del Comune".

"La nostra programmazione urbanistica non estende la città costruita e non consuma altro suolo; quindi si pone l’obiettivo nella limitazione all’impermeabilizzazione dei suoli che sempre arreca effetti negativi sulla sicurezza idraulica, specie a valle della città. La situazione di stallo demografico, di uno sviluppo industriale-artigianale orientato più alla qualità che alla quantità dei prodotti e l’esigenza di un grande riassetto del territorio, rendono oggi possibile e doverosa un’attenzione alla difesa del suolo che in passato è stata trascurata, favorendo una crescita incontrollata ed aggressiva; la pianificazione deve orientarsi quindi ad una valorizzazione e ad un’ottimizzazione dell’esistente, modificando eventualmente quanto abbiamo già costruito per migliorarne le potenzialità e superando la situazione attuale di “spreco edilizio” presente sull’intero territorio comunale; in particolare, va posto un blocco immediato alla nuova urbanizzazione di aree agricole".

Secondo Davide Fabbri è necessario il "Restauro e ripristino della Cinta Muraria e della Rocca Malatestiana; predisporre interventi di restauro suddividendo le operazioni di recupero in diversi lotti funzionali; attuare la significativa previsione di recupero del vigente Piano Regolatore del Centro Storico (Variante ’90) in merito alla Cinta Muraria, che sino ad ora sono state disattese e lasciate in colpevole abbandono da parte dell’amministrazione comunale; è essenziale recuperare manufatti di proprietà pubblica in gravissimo stato di degrado (come l’ex “Lazzaretto”); inoltre il recupero della Mura può essere l’elemento urbanistico fondamentale per ricucire il Centro Storico e l’immediata periferia, divenendo in tal senso una fascia qualificata di verde urbano con una serie di percorsi pedonali, in previsione di una riduzione del traffico privato".

Non meno importante, per il candidato sindaco di Cesena in Comune la "Realizzazione del percorso urbano del Cesuola: da Porta Santa Maria, denominata comunemente “Portaccia”, seguendo il percorso urbano del Cesuola, attraverso il tratto coperto di via Caporali, si giunge in piazza Amendola, e da qui, mediante un’apertura in fondo alla piazza stessa, valicando via Zefferino Re si scende fino a via Cesare Battisti, attraversando una zona fortemente interessata da attività commerciali; il complesso del mulino di Serravalle, da recuperare, costituisce il termine della visita".

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